Depurazione: interrogazione parlamentare

0

LAGO DI GARDA – Dopo i casi di dermatite del bagnante, ecco un’interrogazione parlamentare al Ministero dell’Ambiente sull’annoso problema della depurazione. L’ha presentata il parlamentare bresciano Luigi Lacquaniti (Sel).

Per l’Asl i recenti casi di dermatite del bagnante registrati nel Lago di Garda sono un «fenomeno naturale, fastidioso ma del tutto benigno e transitorio, conosciuto sin dagli anni 90». Rimane tuttavia pressante il problema annoso di un sistema di depurazione del Garda ormai datato, incapace di rispondere alle esigenze di un territorio che nel periodo estivo decuplica la propria popolazione. Il rifacimento del sistema richiede un investimento di almeno 220 milioni di euro. Ma fondi per quest’ora fondamentale per la tutela delle acque del lago (che in molti comuni alimentano la rete idrica) non ne sono stati stanziati.

Per questo Lacquaniti che chiede al Governo che l’opera venga inserita tra le priorità del Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, facendosi promotore di soluzioni condivise fra Regione Veneto e Regione Lombardia.

Ecco il testo dell’interrogazione:

Al Ministro dell’Ambiente e tutela del territorio e del mare.

Premesso che:

– dai documenti del CIPE non emerge alcun dato che riferisca tra le azioni e gli interventi prioritari del Governo il rifacimento del sistema dei depuratori e dei collettori del Lago di Garda, che tecnici ed esperti ritengono invece indispensabile per adeguare le strutture, vecchie di 35 anni, ad una popolazione cresciuta di 230.000 unità;

– il costo di tale opera è stimato in 220 milioni di euro, suddivisibili in circa 117 milioni da spendersi per la sponda bresciana (per il depuratore posto a Visano e i collettori) e in 90 milioni per quella veneta, con un adeguamento del depuratore di Peschiera recentemente potenziato, per 5 milioni e i restanti 85 milioni di euro per il rifacimento delle condotte;

– risulta all’estensore della presente interrogazione che, nonostante il carattere prioritario di questo intervento, Regione Veneto e Regione Lombardia non riescano a risolvere il problema;

– i rilevamenti e le analisi effettuati sul campo hanno dato risultati contraddittori: la Goletta dei laghi di Legambiente denuncia acque lacustri del Garda inquinate, mentre i rilievi dell’Asl di Brescia non registrano alcuna anomalia;

– in data 20 luglio 2014 circa 40 turisti che avevano appena fatto il bagno nelle acque del Lago di Garda sia a Desenzano che a Manerba, località turistiche in provincia di Brescia, sono stati colpiti da dermatite cosiddetta del bagnante che, pur non comportando rischi per la salute, è alquanto fastidiosa. I successivi controlli dell’Asl hanno confermato trattarsi di un fenomeno fastidioso, ma del tutto benigno: «I bagnanti, immergendosi nel lago, si sono inseriti all´interno di un fenomeno naturale, fastidioso ma del tutto benigno e transitorio, conosciuto sin dagli anni 90. Il fenomeno è presente nell´ecosistema lago di Garda con dinamiche e periodicità del tutto simili a quelle degli altri laghi europei».

– questa casistica e le denunce di Legambiente disincentivano enormemente il turismo lacustre, già messo a dura prova dalla crisi del settore, in modo del tutto immeritato in considerazione delle grandi bellezze naturali del Lago di Garda e degli sforzi notevoli intrapresi dalle Amministrazioni locali per farle conoscere e rilanciare il turismo

Si chiede

– quali misure intenda adottare il Ministero per rilanciare un settore fondamentale per la nostra economia quale è rappresentato dal turismo lacustre, in particolare del Lago di Garda;

– quali misure intenda adottare affinché il rifacimento degli impianti di depurazione venga inserito tra le priorità del CIPE.

 

Lascia una risposta