Il Garda soffoca, liberiamolo dal traffico

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LAGO DI GARDA – La statale 45 bis Gardesana Occidentale è sempre più inadeguata per il traffico attuale. Interrogazione dell’on. Miriam Cominelli al ministro Lupi: «Serve una soluzione urgente».

«L’estate appena trascorsa – scrive la parlamentale del Pd – potrebbe essere definita come l’annus horribilis per il traffico sulla gardesana. Cantieri aperti senza preavviso, impianti semaforici lungo le gallerie continuamente fuori uso, code infinite, caos e ritardi, turisti imbufaliti, residenti sdegnati, operatori in difficoltà. Un pessimo biglietto da visita per una delle località turistiche più famose e frequentate del nostro paese, un disagio costante per gli abitanti della zona.

È arrivato il momento di porre rimedio a questa grave situazione e ripensare in modo complessivo la viabilità di tutta la zona del lago di Garda. Per questo motivo, anche venendo incontro alle richieste di aiuto che arrivano dal territorio, come sollecitatomi anche dal circolo Pd di Tignale, proprio oggi (il 18 settembre, ndr) ho presentato un’interrogazione al Ministro Lupi per mettere in campo una serie di interventi indispensabili per venire incontro alle esigenze di un territorio che ha puntato sul pregio delle sue bellezze naturalistiche come asset per creare occupazione e far crescere l’economia, attualmente minati da infrastrutture stradali del tutto inadeguate alle esigenze odierne. Una delle situazioni di maggiore criticità, si spiega nell’interrogazione, riguarda la strada statale Gardesana Occidentale 45 bis, nel tratto Gargnano-Tignale.

La strada statale passa infatti per numerose gallerie, alcune delle quali  sono troppo strette per il passaggio a due sensi di camion o di autobus, nel corso degli anni sono state ipotizzate varie soluzioni, l’ultima delle quali, predisposta dall’Anas, ha previsto l’installazione di un semaforo che alterna il traffico nelle due direzioni di marcia. Questa soluzione tuttavia, presenta molte controindicazioni, perché genera lunghissime code di veicoli sulla statale 45, accresciute dai frequenti guasti occorsi ai semafori. Quella di Tignale, tuttavia, è solo uno dei casi più gravi di una situazione di disagio ben più complessiva in quanto la viabilità della 45 bis incide su tutti i comuni dell’ Alto Garda come Limone, Tremosine, Gargnano. E anche Salò e Riva risentono di questo problema».

Il testo dell’interrogazione

Interrogazione al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Per sapere, premesso che

Il comune di Tignale sul Lago di Garda è una delle località turistiche lacustri più belle e rinomate del paese, frequentata da numerosi vacanzieri, soprattutto nei mesi primaverili ed estivi. Purtroppo il comune soffre una viabilità piuttosto angusta che genera, soprattutto nei mesi in cui la presenza turistica si fa particolarmente critica, grandi disagi alla circolazione sulle strade;

una delle situazioni di maggiore criticità riguarda la strada statale Gardesana Occidentale 45 bis, nel tratto Gagnano-Tignale. La strada statale passa infatti per numerose gallerie, alcune delle quali sono troppo strette per il passaggio a due sensi di camion o di autobus; nel corso degli anni sono state ipotizzate varie soluzioni, l’ultima delle quali, predisposta dall’Anas, ha previsto l’installazione di un semaforo che alterna il traffico nelle due direzioni di marcia. Questa soluzione tuttavia, presenta molte controindicazioni, perché genera lunghissime code di veicoli sulla statale 45, accresciute dai frequenti guasti occorsi ai semafori;

il Sindaco del Comune di Tignale, da anni lamenta la gravità di questa situazione, divenuta ormai insostenibile, sia per ragioni di sicurezza alla circolazione, sia perché un traffico veicolare così mal gestito rappresenta un freno alle attività e alla qualità dell’offerta turistica. Oltre ad essere un pessimo biglietto da visita per una zona che ha puntato sulla promozione della qualità ambientale del territorio. In particolare l’estate appena trascorsa è stata una vera e propria via crucis con cantieri aperti senza informare i Comuni, impianti semaforici lungo le gallerie tra Gargnano e Tignale continuamente fuori uso, code infinite, caos e ritardi, turisti imbufaliti, residenti sdegnati, operatori in difficoltà.

Le attività economiche del Comune di Tignale, un piccolo comune con poco più di 1300 abitanti, articolato su più frazioni, si regge sulla piccola e media impresa che negli anni ha saputo riconvertirsi passando dalla piccola agricoltura di sussistenza a fiore all’occhiello del turismo gardesano. I molti in vestimenti fatti in questo settore, divenuto ormai la principale fonte di reddito delle popolazioni locali ha evitato lo spopolamento, soprattutto giovanile, e oggi è in grado di offrire occupazione in tutti i settori legati all’indotto del turismo; quella di Tignale, tuttavia, è solo uno dei casi più gravi di una situazione di disagio ben più complessiva in quanto la viabilità della 45 bis incide su tutti i comuni dell’ Alto Garda come Limone, Tremosine, Gargnano. E anche Salò e Riva risentono di questo problema.

Ciò premesso, si chiede al Ministro interrogato se non intenda attivarsi per verificare la possibilità di intraprendere sulla strada di pertinenza statale i necessari interventi urbanistici per agevolare la circolazione dei veicoli pesanti soprattutto nelle gallerie, come ad esempio la realizzazione di piazzole per consentire soste temporanee che consentano agli automezzi ingombranti di accostarsi e agevolare il traffico. Si tratterebbe di interventi di grande utilità per venire incontro alle esigenze di un territorio che ha puntato sul pregio delle sue bellezze naturalistiche come asset per creare occupazione e far crescere l’economia, attualmente minati da infrastrutture stradali del tutto inadeguate alle esigenze odierne.

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