Nel Casinò il quartier generale del turismo

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GARDONE RIVIERA – Rinasce il Casinò: sarà il quartier generale del turismo gardesano. Questa mattina l’annuncio: l’operazione è prevista da un protocollo d’intenti tra Regione, Comunità Montana, Consorzio Garda Lombardia e Comune.

Il protocollo è stato siglato questa mattina al Grand Hotel Gardone dai responsabili degli enti coinvolti: l’assessore regionale Mauro Parolini, il presidente del Consorzio turistico Garda Lombardia Franco Cerini, il presidente della Comunità Montana Alto Garda Davide Pace e il sindaco Andrea Cipani.

Quattro firme che segnano l’inizio di un nuovo capitolo nella storia dello storico immobile gardonese (nella foto sopra in una cartolina d’epoca). Un’alleanza a quattro siglata in nome di un progetto di promozione turistica, finanziato con 300mila euro da Regione Lombardia nell’ambito del «Progetto Laghi».

Il progetto ha come azione saliente la creazione di un polo strategico di riferimento per il turismo del Garda bresciano che sarà ovviamente gestito dal Consorzio Garda Lombardia (www.gardalombardia.it), che oggi ha sede in un locale angusto a Villa di Gargnano.

Il Casinò, immobile di proprietà comunale, diverrà punto di coordinamento delle strategie di promozione territoriali e spazio di accoglienza per eventi, esposizioni, meeting.

L’immobile, già sistemato dal punto di vista strutturale dopo il terremoto del 2004, sarà adeguato al nuovo scopo entro il 30 giugno 2016, quando il Consorzio turistico gardesano potrà insediarsi negli spazi un tempo utilizzati come ingresso dell’ex cinema e, al piano superiore, come salone delle feste.

Ai lavori di sistemazione della struttura saranno destinati 200 dei 300mila euro stanziati dalla Regione. «Gli altri – dice Parolini – serviranno per iniziative di promozione, fiere di settore, investimenti per il booking online, formazione professionale». Il piano prevede attività di promozione complementari a cura del Consorzio stesso per ulteriori 110mila euro, direttamente finanziati da Garda Lombardia.

“I soggetti che oggi firmano la lettera d’intenti – ha dichiarato l’assessore regionale Mauro Parolini – hanno colto lo spirito di questa sfida, mettendosi in gioco con un obiettivo comune, che è quello di crescere e consolidare il trend positivo registrato in questi ultimi mesi. e scegliendo concretamente di dare nuova vita all’ex Casinò di Gardone Riviera, che diventerà il punto di riferimento della promozione turistica del lago”.

Il Casinò di Gardone Riviera.
Il Casinò di Gardone Riviera.

La storia dei tavoli verdi a Gardone Riviera

L’edificio noto come Casinò fu progettato dall’architetto Heinrich Schafer e costruito nel 1909 per essere adibito a “Kursaal”, locale pubblico destinato all’intrattenimento della clientela mitteleuropea che frequentava Gardone, culla del turismo gardesano.

I tavoli verdi funzionarono per un breve periodo tra il 1911 e il 1912; la casa da gioco fu quindi riaperta nel 1919 e ancora richiusa nel 1924 con provvedimento generale fascista (con la disapprovazione di d’Annunzio che nel 1927 scrisse a Mussolini: «Questa riva – dopo la chiusura pudibonda del Casinò – è quasi deserta»); infine il casinò funzionò ancora qualche mese nel primissimo dopoguerra, dal 27 ottobre 1945 al luglio 1946.

Poi il salone delle feste venne trasformato in una sala cinematografica da 280 posti e la porzione rimanente dell’immobile fu adattata a ristorante ed abitazione. Dopo il terremoto del 2004, che aveva reso inagibili il cinema (che ha definitivamente chiuso i battenti) e l’appartamento, il Comune ha provveduto, con una spesa di mezzo milione di euro, a consolidare la struttura.

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