Il bradipo Wendy, recuperata in uno scantinato, è mamma

BUSSOLENGO – Wendy era a metà della sua vita quando nel 2010 fu tolta da uno scantinato di Milano per essere affidata al Parco Natura Viva di Bussolengo. Ora ha dato alla luce un bradipino.

Wendy oggi è un bradipo didattilo dodicenne, anziana ma ancora in forze. E’ stato proprio durante una lenta passeggiata tra rami e corde del suo reparto, che Wendy ha mostrato l’inaspettato: un piccolo bradipo era saldamente ancorato sulla sua pancia, tutto naso, pelo e artigli, che già tentava di scalare il corpo di mamma. Nessun “segnale di preavviso”, difficile da intercettare in questa specie notturna che trascorre anche tre quarti della giornata dormendo sugli alberi.

“Wendy ha vissuto una situazione difficile e si è dovuta abituare pian piano a tornare a comportarsi secondo la propria natura, in un ambiente consono”, spiega Caterina Spiezio, responsabile del settore ricerca e conservazione del Parco Natura Viva (www.parconaturaviva.it). Ma ce l’ha fatta e quest’anno ha dato alla luce il suo terzo piccolo”.

Il neonato non arriva a pesare mezzo chilo, è lungo circa 25 centimetri e si manterrà al sicuro sul ventre di sua mamma finchè non avrà forza a sufficienza per muoversi da solo. “Per il momento, mamma bradipo lo terrà con sé tra i rami, dove vivranno gran parte della loro giornata mangiando e dormendo e dove gli insegnerà ad arrampicarsi”.

Specie arboricola, il bradipo scende a terra raramente con una velocità di movimento che al suolo si aggira intorno ai 16 metri all’ora: una caratteristica che rende nota questa specie come la più lenta del regno animale, ma che trova anche una ragione specifica. “La lentezza è una strategia di sopravvivenza per il bradipo che, confuso tra la vegetazione tropicale di Centro e Sud America, riesce ad eludere anaconde, giaguari, ocelot e rapaci”. Quello a cui è sempre più difficile sottrarsi tuttavia, è l’azione dell’uomo: il Sudamerica è uno dei punti più colpiti dalla deforestazione, che converte interi ecosistemi in appezzamenti agricoli intensivi e che inserisce questo animale nella Lista Rossa delle specie a rischio di estinzione.

[su_youtube url=”https://www.youtube.com/watch?v=cV_uEENM9ME&feature=youtu.be”]

I commenti sono chiusi.