Come mi sbarazzo dell’olio usato in cucina?

SALÒ – Olio esausto? Ecco come smaltirlo correttamente. Hanno fatto il loro esordio a Salò tre contenitori per la raccolta dell’olio vegetale usato in cucina.

Si trovano nella frazione di Villa, in Via Burago, in Via Bravi a Barbarano e in Via Montessori a ridosso del centro, nella zona adiacente alle scuole medie e alle piscine comunali.

L’olio alimentare esausto, dopo essere stato utilizzato per cuocere o per conservare i cibi, diventa un rifiuto liquido urbano. Ogni anno in Italia se ne producono migliaia di tonnellate, ma solo una piccola parte viene raccolta correttamente come rifiuto. Il resto viene buttato nel lavandino. Niente di più dannoso.

«Quando arriva in fognatura – spiegano i tecnici di Garda Uno (www.gardauno.it)- l’olio esausto si accumula e aumenta i costi di manutenzione della rete; quando arriva ai fiumi, laghi e mari, crea problemi agli animali e alle piante e se raggiunge una falda compromette la potabilità dell’acqua. Quindi l’olio alimentare usato non va buttato nel lavandino, ma travasato in una bottiglia di plastica e portato ai punti di raccolta».

L’olio recuperato diventa tra l’altro una risorsa: viene riutilizzato per la produzione di lubrificanti, detergenti industriali, biodiesel. Contenitori per l’olio esausto sono già stati posizionati in altri Comuni serviti da Garda Uno (Calcinato, Manerbio, Padenghe, Polpenazze, Puegnago e San Felice del Benaco).

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