Si affitta Villino Campi

RIVA DEL GARDA – È pubblicato all’Albo pretorio informatico del Comune di Riva del Garda il bando di gara per l’affidamento in affitto del piano terra di Villino Campi.

Il bando con i relativi allegati si trova seguendo il seguente percorso dalla home page del sito web www.rivadelgarda.tn.it: «Amministrazione trasparente», «Bandi di gara e contratti», «Avvisi di aste pubbliche», «Locazione Villino Campi». Entro il 23 maggio.

Villino Campi è l’edificio storico liberty in riva al lago già dependance del prestigioso Sanatorium Von Hartungen, più di recente Centro di valorizzazione scientifica del Garda gestito da APPA, l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, ora destinato a ospitare un’attività commerciale di somministrazione a servizio della spiaggia.

L’affidamento avverrà mediante asta pubblica con aggiudicazione secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Per partecipare alla gara occorre far pervenire il plico sigillato con la documentazione richiesta entro le ore 12 di martedì 23 maggio, a mezzo posta raccomandata AR, oppure posta celere, oppure consegnandolo fisicamente all’Ufficio protocollo del Comune di Riva del Garda, al primo piano del municipio (in piazza Tre Novembre n. 5). La durata del contratto sarà di 6 anni, rinnovabile di altri 6.

L’unità immobiliare oggetto della gara occupa una superficie netta di 132 metri quadrati, ad essa è funzionalmente collegata un’area di pertinenza esterna a uso plateatico di circa 85 metri quadrati. È richiesto obbligatoriamente ai partecipanti alla gara di provvedere a un sopralluogo dei locali entro il 5 maggio, previo appuntamento da concordare con l’Unità operativa patrimonio e provveditorato, al terzo piano del municipio (telefono 0464 573843, -822).

I locali in oggetto necessitano di lavori di ristrutturazione e di adeguamento funzionale all’attività commerciale, che dovranno essere eseguiti in parte dall’aggiudicatario, secondo il progetto «Recupero funzionale p.ed. 1008 C.C. Riva», commissionato dal Comune di Riva del Garda all’ing. Lorenzo Morolli, e che prevede demolizioni interne, modifiche distributive di locali al piano rialzato, e l’adeguamento dei servizi igienici e degli impianti termico, idrosanitario e elettrico, oltre alla realizzazione della struttura a plateatico esterna e della relativa copertura. Il costo degli interventi sarà scomputato dal canone di locazione, secondo i limiti e le modalità indicate nel bando. L’aggiudicatario avrà facoltà di proporre varianti al progetto, facendosi carico dei maggiori oneri. Oltre a questi interventi, i locali necessitano di lavori funzionali all’esercizio d’impresa relativi all’impiantistica, all’illuminazione e alle attrezzature, per i quali i concorrenti dovranno presentare un proprio progetto di completamento e arredamento, che sarà oggetto di valutazione.

villino campi riva
Villino Campi a Riva del Garda.

Note storiche (da www.cultura.trentino.it)

La storia del Villino Campi, una costruzione in stile liberty cui si accede da viale Rovereto o dalla fascia lago, s’intreccia con quella del Sanatorio von Hartungen, ad esso immediatamente adiacente sul lato ovest. Originariamente chiamato Villa Lola, ebbe come prima proprietaria Hermine Nadosij nata von Karczag, un’ungherese che già era stata paziente del dottor Christoph von Hartungen a Vienna, la quale, nel 1889, gli aveva venduto, dopo avergliela precedentemente affittata, quella che sarebbe divenuta Villa Cristoforo I, l’attuale Villa Minerva in viale Roma. Sicuramente la Nadosij edificò Villa Lola poco dopo il 1890, anno in cui il dottor von Hartungen acquistò i terreni alla Galenzana. Risale al 1895 la costruzione della balaustra con la torretta sovrastante l’accesso al porto privato, il cui progetto è conservato all’Archivio Comunale di Riva che ne riporta anche i confini, costituiti ad ovest dalle proprietà del dottor Hartungen e ad est da quelle del conte Martini. Tale porticciolo oggi è scomparso, ma è ben visibile in una foto scattata pochi anni dopo la sua realizzazione.

Nel 1897 la nobildonna ungherese donò la villa alla compatriota Olga de Fischer, moglie del dottor Giulio de Kautz di Börnij, mentre uno stabile attiguo ad essa, di proprietà del dottor von Hartungen, fu da lui venduto, nello stesso anno, a Stefania de Fischer di Raab, che da lei prese nome di Villa Stefania. Nel 1903 Villa Lola e Villa Stefania vennero acquistate dal nobile Luigi de Campi da Cles il quale, assieme ad esse, comperò dal dottor von Hartungen il terreno tra la strada di Torbole e le ville, oltre ad altri due porzioni che, inspiegabilmente, figuravano ancora di proprietà degli Hartungen, l’una compresa tra i due edifici, l’altra tra questi e il lago. Alla morte del nobile Luigi de Campi, Villa Lola, alla quale egli aveva dato il proprio nome, divenne proprietà della sua vedova Costanza nata baronessa Sweine. Nel luglio del 1949 il villino fu acquistato dall’Amministrazione Provinciale di Trento e il 3 giugno 1976 divenne bene del Comune di Riva del Garda. Nel 1992 il Consiglio comunale lo concesse in comodato gratuito per la durata di vent’anni alla Provincia di Trento, per la quale ospitò un Centro scientifico di studi idrobiologici, chiuso nel 2016.

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