Tragedia della Grande Guerra riemerge dagli abissi

CAMPIONE – I Volontari del Garda hanno individuato i resti del camion militare Fiat 18BL finito nel lago a Campione nel 1918. Nell’incidente persero la vita due militari. Ecco cosa accadde.

Un altro ritrovamento del Nucleo Nautico dei Volontari del Garda, che questa volta riportano a galla una tragica memoria di quasi un secolo fa.

Nell’obiettivo del Rov, il robot subacqueo dei Volontari, è finito il camion militare Fiat 18BL inabissatosi il 19 settembre 1918.

Un incidente in cui persero la vita l’anonimo autista e il tenente dei bombardieri Angelo Gigante, figlio del colonnello che comandava la postazione d’artiglieria di passo Guìl, nell’entroterra di Limone, a quei tempi zona di confine e teatro di azioni militari.

Un modello di Fiat 18BL (foto tratta da Wikipedia).
Un modello di Fiat 18BL (foto tratta da Wikipedia).

«Il ritrovamento – spiega Luca Turrini, che con Mauro Fusato è responsabile del Nucleo Nautico dei Volontari – è avvenuto mentre stavamo provando la funzionalità del Rov lungo le pareti a picco di Campione. Per ora abbiamo trovato il cassone posteriore, ma la parte anteriore non sarà distante. Proveremo presto a rintracciarla».

La profondità del relitto non è stata resa nota. «La Soprintendenza archeologia – spiega Turrini – preferisce mantenerla riservata per la tutela del bene». Come di consueto i Volontari hanno pubblicato sulla pagina Facebook “La storia sommersa” il video con le immagini del relitto. Lo puoi vedere qui.

Ma ciò che conta è il recupero della memoria storica. L’incidente del Fiat 18BL, che da Campione saliva verso da Tremosine con un carico di bidoni di benzina, è ricordato anche da un piccolo monumento in marmo eretto sul luogo della tragedia, su un tratto di Gardesana ora abbandonato, posizionato dai genitori del tenente Gigante tre anni dopo la disgrazia. Il cippo reca una lapide e la seguente iscrizione: «Nel terzo anniversario della tragica scomparsa di Angelo Gigante, tenente dei bombardieri, i genitori per sempre straziati trasformarono in granitico ricordo il pietoso omaggio di guerra dei colleghi, per eternare la sua memoria, le alte doti di mente e di cuore, la sua bontà, il suo sacrificio, 19 settembre 1921».

Un particolare del cassone posteriore del Fiat 18BL.
Un particolare del cassone posteriore del Fiat 18BL.

La vicenda è ricordata anche nel libro curato da Domenico Fava con le memorie di Luciano Turri, allora medico condotto a Tremosine, che quella mattina scese a Campione proprio a bordo del Fiat 18BL, tanto che in paese si sparse la voce della sua scomparsa. «In tutti – scrive il medico nelle sue memorie – era la convinzione che il camion fosse precipitato durante la discesa, invece, per mia fortuna, era accaduto il contrario».

Il camion finì nel lago mentre, appena fuori Campione, iniziava la salita verso il capoluogo. Il dott. Turri scrisse: «Improvvisamente sento grida di aiuto e vedo gente correre verso l’uscita del paese. Mi gridano che il camion della benzina è precipitato in lago. Corro anch’io. Del veicolo nessuna traccia… Uscimmo parecchi in barca, ma nessuna traccia, solo raccolsi un berretto da ufficiale d’artiglieria».

Il cippo in marmo eretto sul luogo della tragedia, sulla Gardesana dismessa a Campione.
Il cippo in marmo eretto sul luogo della tragedia, sulla Gardesana dismessa a Campione.

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