Nuova galleria di Gargnano, iter progettuale al via

GARGNANO – Nuovi passi avanti del progetto di realizzazione della nuova galleria sulla Gardesana. Dovrà soppiantare i primi tre tunnel dopo Gargnano.

La novità è rappresentata dal fatto che Anas, incaricata della progettazione, ha presentato gli studi di fattibilità.

La nuova galleria ha un costo preventivato di 70 milioni e dovrà mandare in pensione, dopo quasi novant’anni di onorato servizio, i primi tunnel che si incontrano salendo verso Riva, tra il km 86.567 e il km 88.800: le gallerie D’Acli (930 metri, foto sopra), Eutemia (60 metri) e Dei Ciclopi (655 metri).

Per quanto riguarda i tempi, il cronoprogramma che il presidente della  Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano si augura che possa essere rispettato è questo: entro la prossima primavera chiusura della Conferenza dei servizi, progetto esecutivo e appalti nel 2019, consegna dell’opera nel 2021.

Sulla questione riceviamo un comunicato stampa del sottosegretario di Regione Lombardia Ugo Parolo, che riportiamo integralmente.

“Anas, rispettando i tempi e gli impegni assunti nelle scorse sedute di Comitato, ha presentato oggi lo studio di prefattibilità per la realizzazione del progetto e degli interventi auspicati dal territorio”. A dichiararlo è il sottosegretario di Regione Lombardia alle Politiche per la Montagna e Macroregione alpina (Eusalp) Ugo Parolo, al termine del terzo incontro della cabina di regia sulla realizzazione della variante alla Strada statale 45 bis “Gardesana Occidentale”, tenutosi ieri, a Gargnano, da lui presieduto e alla presenza di Anas, della Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano e dei comuni di Tremosine e Tignale.

Convocazione conferenza dei servizi. “Durante la cabina di regia – spiega il sottosegretario – abbiamo condiviso la decisione di indire la Conferenza dei Servizi al fine di avviare l’iter procedurale che porterà all’approvazione del progetto preliminare proposto da Anas”.

Collegamento tra Regione e Provincia di Trento. La S.S. 45 della Gardesana, fondamentale collegamento tra Regione Lombardia e la provincia autonoma di Trento, presenta limitazioni della viabilità causata dalla sezione ridotta delle tre gallerie che si estendono lungo la parete del costone roccioso. Il progetto di fattibilità prevede quindi una soluzione di variante alla S.S. 45 bis, relativo al tracciato attuale e integralmente in galleria, ad eccezione dei tratti di ricongiunzione con la strada principale.

Fondamentale il confronto con il territorio. “La cabina di regia voluta da Regione Lombardia – chiosa Parolo – ha garantito, grazie soprattutto alla disponibilità ed efficienza dimostrata da Anas, rappresentata dagli ingegneri Dino Vurro e Federico Murrone, un sereno e costruttivo confronto con il territorio. Ha permesso di mettere in campo diverse ipotesi progettuali al fine di consentire una valutazione ampia delle possibili soluzioni e condividerne appieno la scelta”.

Dal patto per la Lombardia 62,2 milioni. “Per l’opera – conclude – sono gia’ disponibili 70 milioni di euro, tra cui 68,2 milioni finanziati con il Patto per la Lombardia, mentre i restanti 1,8 milioni spesi per il progetto preliminare, sono garantiti dalle risorse messe e disposizione dal Fondo comuni confinanti”.

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