1917-2017, la ritirata di Caporetto nelle pagine di un gargnanese

GARGNANO – La ritirata di Caporetto raccontata in piazza, un secolo dopo, attraverso al diario di un giovane gargnanese sopravvissuto a quell’inferno.

Quel gargnanese era Silvio Bertola, figlio del Procuratore del Re. Anziché imboscarsi, il giovane si arruolò volontario e in alcune pagine del suo diario descrisse la ritirata di Caporetto.

Di quello scritto, pubblicato un secolo fa su sollecitazione dall’Amministrazione comunale di Gargnano, resta un unico esemplare, conservato all’Archivio di Stato di Brescia, riprodotto integralmente nel libro «Pensami Sempre» di Bruno Festa.

Silvio Bertola, caduto a 20 anni a Schio il 15 settembre 1918, ad una manciata di giorni dal termine della guerra, fu insignito della Medaglia d’Argento al valor militare. Ora il suo racconto sul disastro di Caporetto (11mila italiani caduti, 300mila prigionieri, 20mila km quadrati di Italia finiti in mano austriaca) viene portato in piazza.

Appuntamento lunedì 7 agosto alle 21 in piazza Feltrinelli con «Il Paese e la sua storia. 1917-2017: cento anni dopo. Caporetto nelle pagine di un gargnanese».

È il secondo appuntamento della rassegna culturale “Librando… sotto le Stelle!”.

La ricostruzione dei fatti, con immagini, è affidata a Bruno Festa dell’Associazione Oggicultura. La serata ospiterà un intervento di Maurizio Pretto (Direttore del Savoy Palace di Gardone Riviera nonché fotoreporter) e sarà accompagnata dalla musica di Sara Cucchi, appena rientrata dal Festival dei Due Mondi di Spoleto e pronta per suonare all’Arena di Verona nel prossimo concerto della cantante Elisa.

La lettura del diario di Bertola è affidata a Andres Festa. La partecipazione è gratuita. Seguirà degustazione di prodotti locali offerta dalla Casa del Formaggio di Emanuela Chimini.

Fotografia di Silvio Bertola tratta dal libro «Pensami Sempre» di Bruno Festa.
Fotografia di Silvio Bertola tratta dal libro «Pensami Sempre» di Bruno Festa.

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