Hotel in località Versine, l’operazione si sblocca

SALÒ –  L’iter di approvazione del resort cinque stelle «Il Giardino» ha superato l’ultimo ostacolo, legato alla nuova normativa antisismica di Regione Lombardia. Lavori al via a fine estate.

Lo ha detto il sindaco Giampiero Cipani in Consiglio comunale, spazzando via le chiacchiere che da qualche tempo circolavano a Salò sul naufragio dell’operazione promossa dalla società svizzera Travel Charme.

«I ritardi – ha detto Cipani – sono stati determinati in un primo momento da scelte della società promotrice e poi, nell’ultimo anno, dalla necessità di dover adeguare il progetto alla nuova normativa antisismica di Regione Lombardia, più restrittiva della precedente».

Questioni burocratiche, insomma, come la necessità di costituire un’apposita commissione comunale che ha dovuto valutare e approvare il progetto redatto dallo studio Ermes Barba & Mauro Salvadori di Villanuova dal punto di vista antisimico.

Espletata anche questa incombenza, l’operazione si è sbloccata e Travel Charme ha dato avvio alle procedure di assegnazione dei lavori. Il cantiere entrerà in attività a fine estate.

Il progetto, rimasto invariato rispetto a quello presentato ai salodiani nel gennaio 2012, prevede un investimento stimato attorno ai 25 milioni per costruire, su un lotto di 18.273 mq di area verde con vista sul golfo, un hotel da 6800 mq di superficie (più i locali accessori e di servizio).

Il resort avrà 97 suite, 2000 mq di area wellness con piscina interna ed esterna e sarà aperto tutto l’anno. Secondo i dati forniti da Travel Charme darà lavoro ad 80-100 dipendenti.

Quando aprirà? Ci vorranno 18 mesi per costruirlo e altri 6 per i collaudi e il training del personale. Probabile, dunque, l’apertura per la Pasqua del 2020.

In molti si augurano che un 5 stelle aperto tutto l’anno possa portare grandi benefici all’economia salodiana, ma c’è anche un rovescio della medaglia: il consumo di suolo in una delle ultime aree verdi affacciate sul golfo, posta nelle vicinanze del monastero della Visitazione. Ma amministratori e operatori lo considerano un sacrificio necessario.

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