Minacce a Gardaland, blindati i parchi del basso lago

BASSO GARDA – Preoccupazione per un biglietto con una minaccia scritta in lingua pashtun. Potenziati i controlli. Blocchi di cemento alle biglietterie di Caneva e Movieland.

È massima allerta nei parchi del divertimento del basso Garda. Dopo gli ultimi attacchi terroristici l’allarme è elevato in tutti i luoghi ad alta concentrazione di pubblico.

Emerge inoltre che a Gardaland, secondo quanto riporta L’Arena, sarebbe stato trovato affisso a una delle attrazioni di Gardaland un biglietto «che si supponeva scritto in arabo – scrive il quotidiano veronese -, invece era in afghano, nell’idioma pashtun, con una frase che lascia poco tranquilli, tipo “A morte tutti gli occidentali. Prima o poi vi faremo sparire tutti”. A lasciarlo, secondo i filmati delle telecamere interne al parco visionati successivamente, sarebbe stata una donna. Ma aveva il capo e il volto coperto, e indossava un abito lungo, di quelli in uso alle donne arabe: impossibile quindi una identificazione».

Il fatto sarebbe avvenuto in luglio, ma la notizia è trapelata solo in queste ore.

In accordo con le forze dell’ordine e Prefettura si è deciso di posizionare agli ingressi del parco, ma non tutti i giorni, pattuglie specializzate, gli Uopi della polizia (unità operative pronto intervento) e le Api dei carabinieri (aliquote di primo intervento).

Anche il parco acquatico Caneva e il parco dei divertimenti Movieland si sono attrezzati posizionando blocchi di cemento alle biglietterie e intensificando i controlli all’ingresso. I blocchi in cemento sono stati collocati ieri dai responsabili dei parchi per protegge le migliaia di persone che ogni mattina sostano in attesa di acquistare i biglietti.

Resta il problema degli zainetti dei visitatori, che in tutti i parchi vengono controllati a campione. «Impossibile controllarli tutti – ha dichiarato l’amministratore delegato di Canevaworld Resort Fabio Amicabile al quotidiano L’Arena -, servirebbero 10 addetti per parco, ne abbiamo quattro in tutto».

Foto sopra da www.facebook.com/gardalandplus

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