Ponale, in ottobre la messa in sicurezza

RIVA DEL GARDA – Dopo l’incidente accaduto a una bimba di 3 anni, colpita in testa da sasso, la Provincia di Trento programma la messa in sicurezza del percorso.

La poneale è un percorso panoramico di grande suggestione, frequentatissimo. Dall’inizio dell’anno i passaggi sono stati circa 400mila.

Ma è un percorso tremendamente fragile, come del resto l’intera montagna che si affaccia sul Garda. Lo ha purtroppo dimostrato di recente, in occasione dell’incidente che ha coinvolto un bimba tedesca, colpita in testa da una pietra mentre passeggiava sul sentiero con i genitori, ricoverata in prognosi riservata in terapia intensiva all’ospedale Borgo Trento di Verona.

Che fare dunque? Se i geologi della Provincia Autonoma di Trento hanno escluso il pericolo di crolli, difficilmente si può avere la certezza che non accadano episodi minori, come quello che ha coinvolto la bimba, con piccole pietre, comunque pericolose, che cadono dalle pareti verticali che sovrastano il sentiero.

In ogni caso, da ottobre la Ponale sarà chiusa per consentire lavori di messa in sicurezza, «utilizzando – riporta il quotidiano Trentino – i fondi (circa 600mila euro) già stanziati dalla Comunità di valle attraverso il Fondo strategico».

«Negli ultimi giorni – scrive ancora il giornale Trentino – le comunicazioni sull’asse Trento-Alto Garda si sono fatte sempre più fitte e giovedì si è tenuto un vertice in Provincia al termine del quale è appunto arrivata la prevista accelerata. I soldi sono già stati previsti dal Fondo strategico: ora manca l’approvazione da parte della giunta provinciale dell’accordo di programma e successivamente si dovrà definire chi materialmente (presumibilmente i comuni interessati) dovrà far partire i lavori ad inizio ottobre, con la conclusione prevista entro febbraio».

Il sindaco di Riva Adalberto Mosaner ha inoltre dichiarato che «le opere di sicurezza che verranno realizzate nel tratto Limone-Riva per la ciclabile del Garda corrono parallele alla Ponale, è realistico pensare che vi sia dunque un intervento funzionale non solo alla pista ciclabile ma anche al sentiero». Ricordiamo che per il tratto trentino della pista è stato di recente formalizzato un finanziamento di 6 milioni dalla Provincia, 3 dalla Comunità e altri 9 dallo Stato.

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