5 stelle: la gestione dell’acqua bresciana resti in mani pubbliche

DESENZANO – I 5 Stelle propongono un referendum consultivo provinciale sul tema acqua: «Il gestore unico del servizio idrico integrato nel Bresciano rimanga integralmente pubblica».

Ieri i rappresentanti del Movimento 5 Stelle hanno tenuto una conferenza stampa a Desenzano sul tema dell’acqua pubblica. Erano presenti, oltre al consigliere desenzanese Andrea Spiller, i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle  Andrea Paccagnella per Padenghe,  Rossella Magazza per Lonato,  Gianluca Gorlani per Bedizzole e il deputato Claudio Cominardi.

I grillini hanno illustrato il percorso che li ha portati dai banchetti nel 2011 per il referendum nazionale per l’acqua pubblica ad oggi, di nuovo sul tema per promuovere un referendum, questa volta a livello provinciale, per ribadire la necessità che la gestione di un bene essenziale e prezioso come l’acqua resti in mani pubbliche e non venga ceduta in modo subdolo in nome del profitto privato.

In proposito i 5 Stelle propongono nei Consigli Comunali in cui sono presenti di una mozione a sostegno di questa proposta di referendum, che le varie giunte comunali potranno decidere di appoggiare o respingere.

Questo il testo della mozione presentata a Desenzano, firmata dal consigliere Andrea Spiller e indirizzata al presidente del Consiglio comunale Rino Polloni e al sindaco Guido Malinverno.

«Premesso che:

– l’acqua è un bene essenziale ed insostituibile per la vita e, pertanto, la disponibilità e l’accesso all’acqua potabile e all’acqua necessaria per il soddisfacimento dei bisogni collettivi costituiscono un diritto inviolabile dell’uomo, un diritto universale, indivisibile, che si può annoverare fra quelli di cui all’articolo 2 della Costituzione;

– l’ONU, con la risoluzione dell’Assemblea generale del 28 luglio 2010 (GA/10967), ha dichiarato il diritto all’acqua un diritto umano universale e fondamentale; la risoluzione sottolinea ripetutamente che l’acqua potabile e per uso igienico, oltre ad essere un diritto di ogni uomo, concerne la dignità della persona, è essenziale al pieno godimento della vita, ed è fondamentale per tutti gli altri diritti umani;

– il 12 e 13 giugno 2011 il referendum sull’acqua pubblica ha di fatto sancito la volontà, come mai prima, da parte dei cittadini italiani di voler «mantenere pubblico il servizio idrico» con il 95,80% di SI;

– le disposizioni normative contenute del D.L. 133 del 12 settembre 2014 in base all’articolo 7 comma 3 dello “Sblocca Italia” obbligano ad assegnare la gestione della risorsa “acqua” ad un unico gestore provinciale entro il 30 settembre 2015;

il rispetto dell’esito referendario e l’osservanza della legge suddetta “Sblocca Italia” avrebbe dovuto concretizzarsi nella creazione di un’Azienda Speciale di Diritto Pubblico, soggetto senza fini di lucro, quale gestore unico provinciale del Servizio Idrico Integrato, e non, come invece è accaduto, in una società di tipo misto pubblico/privato con partecipazione massima del socio privato fino ad oltre il 40%;

Considerato che:

– in ambito provinciale si è costituito il Coordinamento Provinciale dei Movimenti per l’acqua pubblica “Comitato Brescia per l’acqua bene comune” in stretto contatto con il “Comitato Promotore Nazionale” e con il “Forum Italiano per l’acqua”;

– il Movimento 5 Stelle sostiene questi movimenti e comitati, che si sono impegnati fin dai mesi precedenti il referendum, per contribuire al raggiungimento di quell’importante successo e da allora continua ad operare allo scopo di accrescere la sensibilità dei cittadini verso la tematica della gestione corretta e pubblica dei servizi essenziali quali “l’acqua”;

– in data 30 luglio 2015 è stata inviata una lettera-documento ai Sindaci della Provincia, ai Consiglieri Comunali dei rispettivi Comuni da parte del “Coordinamento Provinciale dei Movimenti per l’acqua pubblica – Comitato Brescia per l’acqua bene comune” nella quale si diffidava l’affidamento del servizio idrico al gestore unico provinciale senza un adeguato confronto con le rappresentanze istituzionali delle comunità locali e dei cittadini tutti;

– il 22 giugno 2017 il Comitato Promotore del Referendum Provinciale sull’Acqua Pubblica ha depositato ufficialmente presso l’Ente Provincia di Brescia il seguente quesito referendario: «Volete voi che il gestore unico del servizio idrico integrato per il territorio provinciale di Brescia rimanga integralmente in mano pubblica, senza mai concedere la possibilità di partecipazione da parte di soggetti privati?»;

– l’art. 5 comma 1 del Regolamento dei Referendum Provinciali stabilisce che, ai fini di una corretta presentazione della richiesta di indizione del Referendum provinciale, sia necessaria l’adesione formale a tale richiesta di almeno venticinque Consigli Comunali di Comuni siti nel territorio provinciale di Brescia, i quali rappresentino collettivamente almeno il 3% dei cittadini residenti nel territorio provinciale di Brescia aventi il diritto di voto;

Il consiglio comunale impegna il sindaco e questa Giunta, ad approvare la proposta di indizione di un referendum consultivo provinciale nel quale sia sottoposto al voto il seguente quesito: «Volete voi che il gestore unico del servizio idrico integrato per il territorio provinciale di Brescia rimanga integralmente in mano pubblica, senza mai concedere la possibilità di partecipazione da parte di soggetti privati?», ed a comunicare tale approvazione alla Segreteria generale della Provincia di Brescia e per conoscenza al Comitato Promotore del Referendum Provinciale per l’Acqua Pubblica».

Il video della conferenza stampa è invece disponibile a questo link.

Presenti alla conferenza stampa, oltre al consigliere desenzanese Andrea Spiller, i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle Andrea Paccagnella per Padenghe, Rossella Magazza per Lonato, Gianluca Gorlani per Bedizzole e il deputato Claudio Cominardi.

I commenti sono chiusi.