Arriva il ministro: contestazione con “benvenuto ai falsi ambientalisti”

SALÒ – Oggi a Salò il ministro dell’Ambiente Galletti e il governatore Maroni per fare il punto sulla questione depurazione. Il Comitato Ambiente Territorio organizza un sit-in di protesta.

“Un patto territoriale per l’ambiente e l’economia”. Così è stato intitolato l’appuntamento in programma venerdì 27 ottobre alle 17.30 in Sala dei Provveditori, nel Municipio di Salò (è un incontro politico, a inviti).
Attesi tra gli altri il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni

Leggi qui la notizia e il programma:

Il ministro Galletti sul Garda per il nuovo sistema di depurazione

Ma ci sarà anche chi darà ad una posizione diversa da quella dei sostenitori del progetto del nuovo sistema di depurazione del Garda, come il CAT, Comitato Ambiente Territorio (www.facebook.com/CAT-Comitato-Ambiente-Territorio), che ha organizzato, a partire dalle 18, un ”Presidio di benvenuto ai falsi ambientalisti”.

Ecco la nota diffusa in proposito dal CAT:

«Un patto territoriale per l’ambiente e l’economia. Questo è il nome che hanno dato per l’incontro di venerdì pomeriggio presso la Sala dei Provveditori nel Municipio di Salò (BS).

Il grande atteso è il Ministro dell’ambiente Galletti, quello del nucleare, degli inceneritori e del ritorno del ponte sullo stretto, poi ci sarà Mariastella Gelmini, presidente della comunità del Garda, non servono presentazioni ma vi ricordiamo i Neutrini, Giovanni Peretti presidente di ATS, Mottinelli presidente della Provincia di Brescia, Mario Bocchio presidente di Gardauno, Alberto Tomei presidente Azienda Gardesana servizi SPA e sarà anche presente il Presidente Maroni. Ecco i luminari della tutela del territorio».

Il CAT contesta il progetto proposto definendolo «assurdo e molto pericoloso», ritenendo «che gioverà solamente alle tasche dei soliti politicanti».

Ricordiamo che il progetto prevede che i reflui fognari veronesi, più quelli di Desenzano e Sirmione, continuino ad essere depurati al depuratore di Peschiera (orma sottodimensionato per l’intero lago), mentre quelli della riviera bresciana dovranno confluire in un nuovo depuratore (si parla di Visano, nella Bassa bresciana, ma Comune e  territorio interessati sono fortemente contrari), con l’obiettivo di dismettere le condotte sub lacuali, i tubi che corrono sul fondo del lago tra Maderno e Torri e che sono considerati una bomba ecologica da disinnescare.

Per il CAT «un enorme spreco di risorse che si potrebbero impegnare in modo più efficiente, ad esempio per sistemare le reti fognarie delle cittadine lacustri, come per esempio, Desenzano del Garda, la “capitale del Garda”, che ha ancora la maggior parte delle condutture fognarie non separate e non a norma».

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