Galleria tra Gargnano e Tignale, cantiere nel 2020 (se tutto va bene)

ALTO GARDA – I vertici Anas in alto Garda bresciano per fare il punto sull’iter di progettazione della nuova galleria sulla 45 bis Gardesana Occidentale.

Siamo al progetto di fattibilità, che dovrebbe ora andare all’esame della Conferenza dei servizi. Il progetto prevede di scavare uno nuovo tunnel che dovrà soppiantare i tre situati tra Gargnano e lo svincolo per Tignale, le gallerie D’Acli (930 metri), Eutemia (60 metri) e Dei Ciclopi (655 metri), progettate per il traffico di un secolo fa, oggi troppo basse e strette e dunque causa di infiniti problemi, code e ingorghi.

Nel corso di un sopralluogo in zona, mercoledì 18 ottobre, l’ing. Dino Vurro, responsabile del Coordinamento territoriale del nord est di Anas, e l’ing. Marco Bosio, responsabile compartimentale per la Lombardia, hanno annunciato che il progetto di fattibilità tecnico economica, quello che per intenderci si chiamava preliminare, è pronto e che ora si apre la fase della Conferenza dei servizi.

«Se in conferenza non sorgeranno problemi – dice l’ing. Vurro – a fine 2018 comincerà la progettazione esecutiva». «Contiamo di avviare il cantiere – aggiunge Davide Pace, presidente della Comunità Montana Alto Garda – a metà 2020». Ovviamente su tutto fila liscio. Poi serviranno due anni e mezzo di lavori.

I tempi, come si nota, non sono rapidissimi… ma di meglio, evidentemente, non si riesce a fare.

Anas ha confermato, tra le cinque vagliate, la scelta progettuale che prevede una galleria a doppio senso di marcia di 1,8 km con imbocco a lato dell’attuale galleria «D’Acli», la prima a nord di Gargnano, e sbocco in rotatoria presso lo svincolo tra la 45 bis e la SP 38 che sale a Tignale (nella foto in alto).

La nuova galleria dovrà essere scavata nella pancia della montagna, a monte dell’attuale Gardesana, che in questo tratto, una volta dismessa, potrà diventare una parte dell’anello ciclabile del Garda.

Si tratta di un intervento da 70 milioni di euro, 1,8 milioni per la progettazione, garantiti dalle risorse messe e disposizione dal Fondo comuni confinanti, e 68,2milioni per la costruzione del tunnel, finanziati con il Patto per la Lombardia.

Inevitabile l’ingorgo quando nelle gallerie tra Gargnano e Tignale si incrociano due mezzi pesanti.

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