Teatro comunale: 1,5 milioni per il primo lotto dalla convenzione Tavina

SALÒ – Un milione e mezzo per il primo lotto di recupero del teatro comunale. La somma deriva da una modifica della convenzione urbanistica relativa alla delocalizzazione dello stabilimento Tavina.

La modifica è stata approvata nei giorni scossi dalConsiglio comunale.

Ai 708mila euro già previsti in convenzione in favore del restauro del teatro, tra le opere di compensazione che la proprietà dello stabilimento dovrà attuare per conto della comunità, ora se ne aggiungono così altri 775mila, che la convenzione destinava alla realizzazione di una vasca di laminazione per la raccolta delle acque meteoriche a Prato Maggiore, che invece sarà finanziata direttamente dal Comune con i canoni per lo sfruttamento delle acque minerali.

L’ente municipale si ritrova così un “tesoretto” di 1 milione e 483mila euro che intende destinare ad uno degli interventi che l’Amministrazione Cipani considera, come ribadito più volte, una priorità: il recupero del vecchio teatro, un gioiellino progettato dall’architetto milanese Achille Sfondrini, inaugurato il 1° novembre 1873 con il Rigoletto di Verdi e chiuso neppure dopo un secolo.

«Diamo inizio ad un’operazione epocale, titanica per una cittadina come Salò», commenta il sindaco Giampiero Cipani. Già, perché oltre al milione e mezzo per il primo lotto ne serviranno poi altri 5.

Ma per Cipani è importante partire: «Gettiamo le basi del recupero di un teatro colpevolmente abbandonato, devastato e depredato dalle Amministrazioni dei decenni passati. Un teatro che potrà diventare una risorsa fondamentale per lo sviluppo di Salò, città che si sta valorizzando dal punto di vista culturale e turistico».

Tra l’altro, si tratta di un primo lotto funzionale all’apertura del teatro stesso. L’intervento, che per convenzione andrà attuato entro la metà del 2019, dovrà infatti consentire l’accesso del pubblico all’edificio (per lo meno nel foyer e in platea) per visite o piccoli spettacoli. Questo anche per raccogliere consensi attorno al restauro e renderne partecipi i salodiani.

La modifica alla convenzione è stata votata a maggioranza, con 12 si e il no di tre consiglieri del gruppo Scelgo Salò: «Pur non essendo contrari al progetto di recupero del teatro comunale – dice il consigliere Stefano Zane – forse servirebbero riflessioni più approfondite sui costi gestionali».

La facciata esterna del vecchio teatro comunale di Salò.

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