Fallito anche il secondo tentativo, la chiatta resta sulla fognatura

GARDONE RIVIERA – Oggi è andato male anche il secondo tentativo di recupero della chiatta affondata a Gardone, che rimane adagiata sulla condotta fognaria sommersa.

Il quel tubo in polietilene ad alta densità di 40 cm di diametro esterno passano, per sei ore ogni giorno, 90 litri al secondo di reflui fognari. Non ci vuole un genio per capire che se la condotta dovesse rompersi per il Garda sarebbe u disastro.

Ecco perché sono ancora tanti i timori per la situazione quasi paradossale verificatasi a Gardone Riviera, dove una chiatta utilizzata per lavori edili da qualche giorno è affondata e poggia con tutto il suo peso (si parla di 40 tonnellate), a 30 metri di profondità, contro la condotta di Garda Uno che trasporta i reflui fognari da Barbarano a Toscolano Maderno, da dove i liquami poi prendono la via della sponda veronese tramite la sublacuale Maderno Torri per essere infine trasportati al depuratore di Peschiera.

La tubatura finora ha retto, non si segnalano sversamenti e la bettolina affondata è stata ancorata a riva per alleggerire la pressione sul tubo.

Oggi, giovedì 30, c’è stato il secondo tentativo di recupero. Sul posto due sub della Athos Diving di Malcesine coordinati dalla VRM di Maderno. Anche il secondo tentativo non ha prodotto i risultati sperati. Mercoledì si erano rotte le catene che avrebbero dovuto sollevare la chiatta. Oggi non si è rotto nulla, ma la chiatta non si è mossa di un centimetro. Intanto il pontone su cui si trovava la grossa gru che avrebbe dovuto trascinare la chiatta in superficie se ne è andato. La ditta che ne è proprietaria ha necessità di utilizzarlo altrove per altri lavori. È necessario pensare a un piano B.

Forse si proverà in qualche modo a tagliare il relitto per liberarlo dal pesante carico costituito da materiale di risulta di un cantiere edile, come si nota nelle immagini subacquee. Venerdì 1 dicembre è in programma anche un sopralluogo dell’Autorità di Bacino. Saperemo nelle prossime ore come si deciderà di intervenire.

Un sub mentre aggancia un pallone di sollevamento al relitto inquadrato dalla telecamera del rov subacqueo.
Le immagini trasmesse dal rov.
Il pontone con la gru mentre lascia, nel pomeriggio di giovedì 30 novembre, le acque di Gardone.
La prua della bettolina che preme contro la condotta fognaria (foto di Francesco Chiaf).

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