Interrogazione parlamentare sul Cubo sulla Rocca: intervento inammissibile

LONATO – Finisce in Parlamento il progetto del Comune di Lonato per la costruzione di un padiglione a forma di cubo all’interno della rocca visconteo veneta.

Il progetto (leggi qui la notizia) solleva più di una perplessità. Tra queste quella dell’on. Luigi Lacquaniti (Campo Progressista) che sulla questione dirama il seguente comunicato stampa.

«Il Comune di Lonato all’interno delle mura secolari della Rocca sta autorizzando la costruzione di un nuovo edificio: un centro congressi per convention, alto 3 metri, con una superficie di 500 metri quadrati, per una capienza superiore a 400 persone, da realizzarsi in vetro e acciaio.

Una struttura fissa che andrà a sostituire l’attuale “tendone” collocato all’interno della Rocca da ben 11 anni, senza autorizzazioni di sorta, e “utilizzato principalmente per cene e ricevimenti” come scritto nella relazione del tecnico progettista del nuovo edificio. Il nuovo padiglione ha avuto il parere favorevole della Soprintendenza e dell’Amministrazione Comunale.

Ma a mio parere e ad opinione anche di più di trecento cittadini che hanno firmato una petizione in merito, il cubo in vetro e acciaio snaturerà irreparabilmente la struttura e l’aspetto architettonico di un monumento storico di assoluto rilievo. È un intervento inammissibile e ingiustificato.

Anche alla luce del fatto che vi è il rischio concreto che il nuovo padiglione, in accordo con il Comune, sia utilizzato prioritariamente per attività di lucro quale prestigiosa location per cene, ricevimenti, sposalizi, come già pubblicizzato sul sito della Fondazione Ugo da Como proprietaria dell’area, e che nulla hanno a che fare con le finalità della Fondazione, che “è posta sotto la tutela e vigilanza del Ministero della Pubblica Istruzione ed esercita la sua attività” nel “promuovere ed incoraggiare gli studi” e curando “la conservazione delle collezioni storiche, librarie, archivistiche e artistiche”, oltre che del cospicuo patrimonio architettonico monumentale.

Per questi motivi sto depositando alla Camera un’interrogazione parlamentare ai Ministri dei Beni Culturali e della Pubblica Istruzione, a firma anche dei colleghi Mario Sberna e Giovanna Martelli, perché verifichino e facciano garantire il rispetto delle finalità statutarie dell’ente e sia evitato lo snaturamento della struttura e dell’aspetto architettonico della Rocca Viscontea di Lonato».

Ecco come sarà il “cubo” sulla Rocca.ione

Questo il testo dell’interrogazione

«Al Ministro dei Beni Culturali, Al Ministero dell’Istruzione,

Per sapere – premesso che:

la Rocca di Lonato (o Castello di Lonato) è una costruzione fortificata che sovrasta il centro abitato di Lonato del Garda, in provincia di Brescia. Edificata a partire dal X secolo fu di proprietà dei conti di Montichiari, degli Scaligeri e dei Visconti che, con Bernabò, la potenziarono, estendendo le mura a tutto il borgo abitato. Nel 1920 la struttura venne acquistata dal senatore Ugo Da Como ed attualmente è di proprietà della fondazione che porta il suo nome;

all’interno delle mura secolari del Castello il Comune di Lonato sta autorizzando la costruzione di un nuovo edificio, un centro congressi per convention, mostre, proiezioni e conferenze alto 3 metri, con una superficie di 500 metri quadrati, per una capienza superiore a 400 persone: il volume sarà realizzato in vetro e acciaio;

la struttura andrà a sostituire l’attuale “tendone”, una tensostruttura collocata all’interno della Rocca da ben 11 anni, senza autorizzazioni di sorta, e “utilizzata principalmente per cene e ricevimenti” come scritto nella relazione del tecnico progettista del nuovo edificio;

il progetto del nuovo padiglione ha avuto il parere favorevole della Soprintendenza e dell’Amministrazione Comunale;

la Fondazione Ugo da Como “è posta sotto la tutela e vigilanza del Ministero della Pubblica Istruzione ed esercita la sua attività” nel “promuovere ed incoraggiare gli studi, stimolandone l’amore nei giovani” e curando “la conservazione delle collezioni storiche, librarie, archivistiche e artistiche”, oltre che del cospicuo patrimonio architettonico monumentale, (Statuto, art.1);

a parere dei sottoscrittori con la realizzazione della nuova struttura permanente in vetro e acciaio si snaturerà irreparabilmente la struttura e l’aspetto architettonico di un importante monumento storico di assoluto rilievo cambiandone in pianta stabile la natura;

così come, sempre a parere dei proponenti, vi è il rischio concreto che il nuovo padiglione in accordo con il Comune sia utilizzato prioritariamente per attività di lucro quale prestigiosa location per cene, ricevimenti, sposalizi, e conventions, che già da ora sono pubblicizzate sul sito della Fondazione alla voce WEDDING & EVENTS (http://www.fondazioneugodacomo.it/it/wedding-events ) e che nulla hanno a che fare con le finalità della Fondazione;

si nota inoltre che il Sindaco di Lonato e il Soprintendente ai beni architettonici, chiamati ad approvare il progetto, sono membri di diritto del Consiglio della Fondazione, configurandosi così nella doppia figura di proponenti e giudici del medesimo progetto;

se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti; e quali iniziative di loro competenza intendano intraprendere per verificare e garantire il rispetto delle finalità statutarie dell’ente ed evitare lo snaturamento della struttura e dell’aspetto architettonico della Rocca Viscontea di Lonato attraverso l’inserimento di una struttura stabile ingiustificata e disarmonica con il resto del Castello.

Luigi Lacquaniti, Mario Sberna, Giovanna Martelli»

Veduta della Rocca di Lonato.

I commenti sono chiusi.