Federalberghi Garda Veneto: troppo abusivismo nella ricettività

GARDA VERONESE – 42a Assemblea per i soci di Federalberghi Garda Veneto. Il presidente Lucchini: «Troppo abusivismo e mancanza di una promozione programmata».

Dopo i saluti del sindaco di Lazise, Luca Sebastiano, la relazione del presidente Marco Lucchini che ha iniziato prendendo in esame la stagione turistica 2017 definendola «ottima, grazie anche ad un clima particolarmente favorevole».

«Una stagione partita sotto i migliori auspici, con un giugno favoloso ed un aumento di prenotazioni del 5-6% ma che ha registrato nel mese di luglio qualche decimale in meno rispetto al 2016. Durante il mese di agosto il trend è stato positivo, con il consueto aumento di turismo italiano, ma leggermente inferiore rispetto alle aspettative: a ferragosto si potevano trovare camere disponibili che hanno avuto difficoltà ad essere coperte dalle prenotazioni last minute. La causa di questa leggera flessione potrebbe essere attribuita al diffondersi incontrollato di strutture, molte delle quali abusive, che praticano prezzi altamente concorrenziali non essendo sottoposte a nessuna tassazione. Come abbiamo più volte sottolineato, non siamo contro nessun tipo di ricettività alternativa, ma siamo contro gli abusivi che si prendono gioco di noi professionisti che facciamo questo mestiere da anni e in maniera regolare. Questa non è una sana concorrenza ma una concorrenza sleale! Auspichiamo che enti, istituzioni, regioni e governo si attivino per garantire che le regole del mercato siano imposte a tutto il comparto turistico ricettivo ed evitare quello che potrebbe essere definito un danno erariale. Senza considerare che persone malavitose sono agevolate da gestori di strutture ricettive senza scrupoli che non comunicano alle forze dell’ordine, come obbliga la legge, i nominativi dei clienti».

Oltre alla concorrenza sleale da parte delle strutture abusive, Lucchini indica la quasi totale mancanza di una promozione turistica programmata come ulteriore causa della leggera flessione nelle presenze: «L’argomento è piuttosto complesso – ammette – e comprende molti fattori: una Dmo che non decolla, una carenza di investimenti nel settore turistico, un Consorzio Turistico che non si sa con chiarezza se e in che modo sarà sostenuto, una società, Provincia di Verona Turismo, che non ha più il ruolo che ha avuto un tempo nella gestione degli Iat, con la conseguente mancanza di uniformità nell’offerta dei servizi turistici. Comprendo che questa non sia la giusta sede per affrontare questi temi ma mi sento comunque di affermare che se non vengono fatti i necessari investimenti in promozione e commercializzazione tra qualche anno ne constateremo le conseguenze e a quel punto sarà, forse, troppo tardi per correre ai ripari, in quanto la concorrenza europea e internazionale avrà creato un gap, difficile da colmare, tra la nostra e le altre destinazioni turistiche».

Sono stati affrontati poi altri argomenti molto importanti come i livelli, la qualità e la sicurezza delle acque del Garda, la ciclovia del Garda, l’accordo con GarBa Mountainbike per la manutenzione dei sentieri, il turismo ecosostenibile e quello accessibile, l’abolizione della parity rate, l’importanza della disintermediazione e la necessità di far partire il progetto di un nuovo collettore, dal quale dipende il futuro di un intero territorio. Ne riparleremo.

La 42° Assemblea di Federalberghi Garda Veneto.

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