Parco Alto Garda Bresciano, avvistato un lupo a Cima Rest

MAGASA – Un lupo si aggira tra i monti dell’Alto Garda bresciano. Lo hanno visto due cacciatori. La presenza del carnivoro era stata confermata anche nel 2016 da analisi genetiche.

Il carnivoro è stato notato sabato 9 dicembre al margine del bosco, non lontano dal borgo rurale di Cima Rest, nel comune di Magasa. Nessun dubbio – secondo chi l’ha potuto osservare per pochi istanti, prima che l’animale si infilasse nel fitto del bosco – che si trattasse di un lupo.

Del resto la presenza della specie nel Parco Alto Garda è accertata dall’estate 2016, come emerso dal monitoraggio della Polizia provinciale svolto nell’ambito del progetto Life WolfAlps (www.lifewolfalps.eu). Le analisi genetiche effettuate sui campioni raccolti sui monti dell’alto Garda su una carcassa di ovini predati, e su altri reperti organici, avevano accertato la presenza di un nuovo soggetto introdottosi nel Bresciano, che ha preso il nome di TN-M03. Le zone frequentate sono state quelle del monte Tombea e della malga Bait nell’alta Valvestino in luglio, agosto e settembre, e della località Cà de l’Era, nella limitrofa valle di San Michele, nel Comune di Tremosine, in ottobre.

Questo nuovo avvistamento conferma la presenza del lupo nel Parco altogardesano. La sua presenza è indicativa del grande valore naturalistico delle montagne che si trovano nel cuore del Parco, dove è già stata segnalata la presenza dell’orso (più volte) e della lince (sporadica), specie dall’alto valore naturalistico e simbolico.

La lince aveva fatto la sua ricomparsa in Alto Garda nel 2014. L’aveva immortalata un cacciatore-fotoamatore con la sua foto-trappola. Si trattava di un esemplare maschio di 6 anni con collare gps, noto come B132. La lince non è stanziale nei monti bresciani dalla metà dell’Ottocento. Sono più frequenti gli avvistamenti di orsi. L’ultimo lo scorso settembre, quando un giovane esemplare venne ripreso col telefonino sulla Provinciale 9 per la Valvestino. Un’altra segnalazione era giunta a luglio dall’altopiano tra Tignale e Gargnano.

I fienili di Rest fotografati sabato 9 dicembre, il giorno dell’avvistamento.

Chi ha paura del lupo?

Il lupo è un predatore carnivoro opportunista e intelligente, che non riconosce l’uomo come possibile preda, ma lo identifica come una minaccia da cui allontanarsi il più rapidamente possibile.

Il lupo non è una minaccia ma un’opportunità. Secondo il WWF la biodiversità aiuta il turismo, creando ragioni di escursioni e producendo un indotto. Del resto la natura incontaminata che ancora è possibile approcciare in queste zone, a pochi km dalla riviera gardesana, appare come l’unica possibilità di sviluppo per la Valvestino. Proprio in questo periodo natalizio, ad esempio, le Aree protette delle Alpi Marittime propongono una serie di escursioni guidate e gratuite alla scoperta del territorio dei Parchi Alpi Marittime e Marguareis e di un animale affascinante e problematico: il lupo (trovi il programma a questo link).

Un esemplare di lupo in ambiente montano (foto d’archivio).

Cosa faccio (e cosa non devo fare) se incontro un lupo?

L’uomo ha perseguitato da sempre il lupo, tanto è vero che questo predatore si sente minacciato dalla nostra presenza e raramente si lascia avvicinare. Talvolta i giovani animali sono meno diffidenti, ma è certo che non si lasciano avvicinare se sono in buona salute. In ogni caso, se ci imbattiamo in un lupo, è preferibile non fare alcunché. Nel caso lo si sorprenda da vicino, si avrà poco tempo per vederlo fuggire via. Una volta che si è allontanato, evitiamo di seguirlo. Se proprio siamo spaventati, possiamo far rumore, urlando e agitando le braccia: ciò servirà anche a scaricare un po’ dell’adrenalina che questo emozionante incontro ci avrà procurato.

Nel caso invece lo si osservi da lontano, non agitiamoci e restiamo in silenzio: godiamoci questo momento che molto probabilmente sarà uno dei rari ricordi che avremo del lupo, animale schivo e difficilissimo da avvistare. Se poi capitasse di assistere a una predazione su animali selvatici, non dobbiamo interferire in nessun modo con l’azione di caccia del lupo per “salvare” la preda: il lupo è un fattore di selezione naturale dell’ambiente e come tale va rispettato. Se invece incontriamo dei lupi che stanno già mangiando una preda, evitiamo di disturbarli allontanandoci subito in silenzio. Se per caso i lupi scappassero, spaventati dal nostro arrivo imprevisto, evitiamo comunque di avvicinarci e di toccare la carcassa predata.

In ogni caso, se avete la fortuna di avvistare un lupo, annotatevi giorno, luogo e ora e segnalate la vostra osservazione al 1515 o all’Ente locale di competenza (Parchi, Province): il vostro contributo è importante per il monitoraggio del lupo!

Le info sui comportamenti da adottare in caso di incontro con il lupo, così come la foto in alto, sono tratte dal sito Life WolfAlps (www.lifewolfalps.eu).

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