A colpi di pedale, Bartali campione sui pedali ed eroe di guerra

SALÒ – Sabato 27 alle 20.30 in Sala dei Provveditori la presentazione del libro “A colpi di pedale” di Paolo Reineri, dedicato alle imprese di Gino Bartali nel tentativo di salvare centinaia di ebrei dalle persecuzioni nazi-fasciste.

Bartali, non tutti lo sanno, fu campione di ciclismo ma anche eroe di guerra. Tra il 1943 e il 1944 il “Ginettaccio”, uno dei più importanti nomi nella storia del ciclismo, salvò oltre 800 persone trasportando documenti falsi nel tubo della sua bicicletta.

Nell’autunno del ’43, uno dei momenti più terribili della guerra, Bartali iniziò a trasportare documenti falsi da Assisi, dove c’era una stamperia clandestina, al vescovo di Firenze, che poi li distribuiva agli ebrei per farli espatriare. Percorreva 185 chilometri avanti e indietro in un solo giorno: se fosse stato scoperto sarebbe andato incontro alla fucilazione.

Così salvò oltre 800 ebrei salvati dalla morte. La storia rimane segreta per molto tempo. Per lui “il bene si fa ma non si dice“.

Il libro “A colpi di pedale” ripercorre questa vicenda. Bartali protagonista a colpi di pedale in cima ai Gran Premi della montagna e poi in picchiata verso il traguardo, per trionfare nelle grandi corse a tappe e nelle “classiche” di  mezza Europa. Ma anche, a rischio della propria vita, per salvare centinaia di ebrei dalle persecuzioni nazi-fasciste, nascondendo documenti falsi nel telaio dell’inseparabile bicicletta.

Questo è stato il grande Gino Bartali!

 

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