Bilancio sano e tasse più leggere

LONATO DEL GARDA -Bilancio sano e alleggerimento della tassazione per i cittadini. Questi, per l’Amministrazione uscente, i punti cardine della gestione economico-finanziaria.

Ecco il comunicato diffuso dal Comune.

Bilancio sano e alleggerimento della tassazione per i cittadini di Lonato del Garda: sono questi i due punti cardine su cui si basa l’operato dell’amministrazione uscente, guidata da Mario Bocchio. La solidità del bilancio comunale e, soprattutto, l’attenzione nei confronti delle attività presenti sul territorio e la comprensione per la situazione economica di molte famiglie sulle quali il Comune non vuole gravare ulteriormente testimoniano l’impegno concreto di questi ultimi cinque anni.

Anche per l’anno 2014, commenta il consigliere con delega a Bilancio, tributi, programmazione finanziaria e patrimoniale Roberto Tardani, «il Comune lonatese ha rispettato i vincoli imposti dal Patto di stabilità interno riuscendo, con l’oculatezza della gestione e la supervisione continua dei settori preposti alle verifiche e ai controlli sui capitoli di spesa, a ottenere un risultato importante: Lonato del Garda “Comune virtuoso”».

Nonostante i continui tagli, le riforme e le modifiche con cui gli enti locali si confrontano ogni giorno, continua Tardani, «la nostra situazione finanziaria attuale ci permette con i fatti di smentire gli attacchi della minoranza e i titoli allarmistici di alcuni giornali che avevano  descritto Lonato del Garda come un comune senza soldi. Le risorse ci sono. Piuttosto, sono i vincoli dettati dalla necessità di rispettare il Patto a condizionare alcune scelte e soprattutto a condizionare nuovi investimenti».

La riconferma del rispetto degli obiettivi del Patto di stabilità testimonia la linea politica seria e attenta agli interessi di tutti i cittadini, che l’amministrazione Bocchio ha portato avanti sin dal primo mandato, nella gestione delle risorse economiche.

Le scelte di questi anni e il controllo costante delle uscite hanno consentito all’amministrazione di erogare i servizi essenziali, investendo in diritti sociali, politiche sociali e famiglia 1,6 milioni nel 2014, confermati anche per il 2015, per i trasporti e diritto alla mobilità un valore di un milione di euro nei due esercizi, destinando ad istruzione e diritto allo studio, tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali, politiche giovanili, sport e tempo libero ben 1.790.000 euro nel 2014 e 1.870.000 euro per il 2015. Tutto ciò, riuscendo comunque a rispettare il Patto e, specialmente, a non aumentare i tributi, oggetto di continui interventi statali.

Particolare attenzione merita la Tasi, tassa sui servizi indivisibili, con la quale cittadini e imprese sono chiamati a contribuire alle spese sostenute per servizi quali illuminazione pubblica, verde pubblico e manutenzione stradale, di cui tutti indistintamente usufruiscono, servizi diretti alla collettività e non a domanda individuale. Sono soggetti alla Tasi tutti i fabbricati e le aree edificabili. È stato lasciato ai Comuni il potere di manovrare l’aliquota Tasi che, peraltro, grava anche sugli inquilini per una percentuale sino al 30% della tassa dovuta.

Ebbene, riprende il consigliere Tardani, «a fronte di una facoltà del Comune di determinare le aliquote (fino al 3,3 per mille per l’abitazione principale e sino al 2,8 per mille sugli altri immobile) la nostra linea amministrativa, anche per questo 2015, è andata nella direzione dell’esenzione totale dalla Tasi: intendiamo così resistere alle pressioni dello Stato che, a fronte di una continua riduzione dei trasferimenti statali ai Comuni, induce gli enti a chiedere sempre più contribuzione economica ai cittadini e alle imprese».

Basti pensare, a proposito, che i trasferimenti dallo Stato al Comune di Lonato del Garda sono passati dai 3.150.000 euro del 2010 ai 650.000 euro del 2015.

«Nonostante le difficoltà del momento, abbiamo scelto di mantenere invariate anche per il 2015 le aliquote Imu e le esenzioni sulla prima casa e sulle prime case, date in uso ai familiari di primo grado nel rispetto dei parametri Isee, prevedendo un gettito per il 2015 di 2.150.000 euro, contro il gettito del 2014 di 2.576.280 euro, con un gettito medio previsto per abitante di 133 euro. E l’addizionale Irpef già da anni è stata ridotta a un’aliquota minima dello 0,1%, i cui introiti sono stati destinati all’aiuto delle famiglie e delle attività economiche in crisi».

Facendo due conti: la non applicazione della Tasi vale per il Comune un milione di euro, mentre il mantenimento dell’aliquota minima Irpef allo 0,1 rispetto allo 0,8 applicato da molte amministrazioni comunali limitrofe (come Desenzano o Padenghe) vale un milione e mezzo di euro.

A livello pratico, afferma il consigliere Roberto Tardani, «queste scelte amministrative si traducono in 2,5 milioni di euro che rimangono, anche quest’anno, nelle tasche dei lonatesi – circa 500 euro a famiglia – grazie a politiche attente agli sprechi e che non creano disavanzi di gestione, ma beni utili come prescrive la normativa dei Comuni Virtuosi, che Lonato ha raggiunto durante questi ultimi cinque anni di Giunta Bocchio», chiude il consigliere con delega al Bilancio e al Patrimonio.

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