Millepiume in mostra al MuSa di Salò

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SALO’ – Lo straordinario abito-scultura dell’artista bresciana Daniela Ziletti, interamente realizzato con variopinte cravatte di seta, in mostra al MuSa dal 2 al 15 settembre. Tra le iniziative collaterali, “Indovina quante cravatte sono?” e “Dona una cravatta all’arte”.

Un’occasione unica per ammirare una creazione di fantasia e sensibilità. Millepiume è una “creatura”, figlia della passione, della fantasia, della sensibilità e della creatività della bresciana Daniela Ziletti. Dalla sua mente vulcanica è nata l’idea di un abito-scultura, un simbolo multicromatico in divenire costante e sempre nuovo nel tempo. Un monumentale abito femminile, che come un’araba fenice risorge di continuo dalle sue ceneri per vestire nuove livree e assecondare lo stato d’animo dell’artista, offrendo nuance, drappeggi e simbologie via via diversi.

Sebbene il Millepiume, che fonde armoniosamente femminilità e mascolinità in un delicato connubio che è arte pura, sia impegnato costantemente in un “volo” di libertà e ispirazione che lo porta a posarsi nelle più belle dimore storiche private del territorio bresciano (e non solo) a caccia di ambientazioni sempre nuove per le sue infinite metamorfosi, sono rarissime le opportunità per il pubblico di ammirarlo in tutta la sua effimera bellezza.

Una di queste è proprio l’esposizione temporanea al nuovo MuSa-Museo di Salò, dal 2 al 15 settembre prossimi.

Cuore dell’opera è la cravatta, simbolo antico di immensa ricchezza e di eleganza per il gentiluomo, oggi essenza di un costume unico e di sontuosa bellezza che nelle sue pieghe dipana infinite cravatte di seta e altre stoffe pregiate. A comporre il Millepiume sono migliaia di cravatte donate all’arte da tutto il mondo e reinterpretate dall’estro e dalla sensibilità di Daniela Ziletti. Cravatte variopinte costituiscono il pretesto fantasioso per la creazione di un insolito mosaico, di grande effetto. Millepiume èun tripudio di forme e di colori, dal carattere transitorio e impermanente. Al MuSa anche due iniziative speciali intorno alla cravatta: un concorso che invita a indovinare quante ne siano state impiegate nella realizzazione dell’opera esposta e l’invito a donare una cravatta per contribuire alle nuove, future livree del Millepiume. Una forma di sostegno all’arte e di partecipazione al Bello che ha il sapore di un’adozione a distanza per una creatura che necessita di sempre nuova linfa… per rinascere, rilucere, sorprendere.

Tutto, nel Millepiume, nasce da una cravatta: non solo il corpetto e lo strascico infinito ma persino i boccoli della parrucca, i fiori del cappello, i fiocchi dell’abito, il girocollo, le spille… Nulla è lasciato al caso, né il modello né le “pennellate” di colore. Ore e ore, centinaia, di certosino lavoro che prima delle dita con ago e filo, impegna mente e occhi, negli schizzi preparatori e nella selezione, determinata quanto estenuante, delle singole cravatte, delle loro nuance, dei loro disegni…

Informazioni: www.millepiume.it

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