Terremoti, nuovi fondi per la prevenzione

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LAGO DI GARDA – Regione Lombardia stanzia nuove risorse per la prevenzione del rischio sismico in alcune delle aree più esposte del suo territorio. L’intervento riguarda comuni gardesani e valsabbini.

«Con 180mila euro, finanziamo gli studi relativi a 14 Comuni, che si aggiungono ai precedenti 25 compiuti negli scorsi anni». Lo ha annunciato l’assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo di Regione Lombardia Viviana Beccalossi, comunicando l’approvazione della graduatoria per le domande di accesso ai contributi per la realizzazione degli Studi di microzonazione sismica, finalizzati alla prevenzione del rischio sismico nella pianificazione territoriale e nella gestione dell’emergenza.

Gli studi, in particolare, riescono a evidenziare le aree nelle quali, in caso di terremoto, si possono generare amplificazioni delle onde sismiche o fenomeni di instabilità che si ripercuotono negativamente sugli edifici. “Queste risorse – ha sottolineato Viviana Beccalossi – provengono dal Fondo istituito dallo Stato dopo il terremoto d’Abruzzo del 2009, al fine di dare un maggiore impulso alla prevenzione e per la Lombardia sono destinati ai Comuni con maggiore pericolosità sismica di base”.

I Comuni interessati. Gli studi finanziati riguardano la Provincia di Brescia con i Comuni di Sirmione, San Felice del Benaco, Prevalle, Paitone, Roè Volciano, Vallio Terme, Sabbio Chiese, Odolo, Preseglie, Provaglio Val Sabbia, Barghe, Treviso Bresciano, Agnosine, Bione.

Sono invece stati finanziati negli scorsi anni studi nella stessa Provincia a Desenzano del Garda, Nave, Nuvolento, Rezzato, San Paolo, Verolanuova, Manerba del Garda, Moniga del Garda, Padenghe sul Garda, Soiano del Lago, Polpenazze del Garda, Gavardo, Bedizzole, Brescia, Gardone Riviera, Lonato del Garda, Mazzano, Nuvolera, Roccafranca, Rudiano, Toscolano Maderno, Salò, Villanuova sul Clisi e in Provincia di Mantova a Goito e Monzambano.

“Le informazioni che verranno ottenute attraverso questi studi -ha concluso Viviana Beccalossi – permetteranno ai Comuni, e di conseguenza ai tecnici ed ai cittadini, di avere a disposizione indicazioni dettagliate a piccola scala, utili per una migliore ed ancor più sicura progettazione delle strutture in queste aree così delicate sotto il profilo sismico”.

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