Papà, mamma e Gender

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SALÒ – Sabato 21 novembre all’auditorium del Battisti la presentazione del libro «Papà, mamma e Gender» di Michela Marzano, filosofa, docente universitaria alla Sorbona di Parigi, deputata.

Dopo le polemiche (leggi qui e qui), è arrivato il momento della presentazione salodiana del libro di cui tanto si parla.

Le discriminazioni e la violenza contro le donne e le persone omosessuali e transessuali sono oggi, almeno a parole, unanimemente condannati in Italia. Una frattura profonda divide invece il Paese quando si discute dei mezzi per combattere questi mali. Al centro del durissimo dibattito c’è la cosiddetta “teoria del gender”.

Da un lato, i sostenitori sentono tutta l’ingiustizia di una società in cui una persona può ancora essere considerata inferiore a causa del proprio diverso orientamento sessuale, del proprio sesso, della propria identità di genere. Dall’altro, gli oppositori vedono nella teoria una pericolosa deriva morale, il tentativo di scardinare i valori fondamentali del vivere umano.

È una questione sulla quale esiste, come diceva il cardinale Martini, un “conflitto di interpretazioni” perché ha a che fare con “le caverne oscure, i labirinti impenetrabili” che ci sono dentro ognuno di noi.

Sulla questione, Michela Marzano, spiega con chiarezza al lettore la genesi e le implicazioni dell’idea di gender e, senza mai rinnegare le sue radici cattoliche, decostruisce le letture spesso fantasiose che ne danno molti.

Soprattutto, come sanno i suoi lettori, non esita mai a mettersi in gioco direttamente, raccontando se stessa e identificandosi nell’esperienza di chi ha vissuto da vittima innocente il dramma dell’esclusione.

Il libro è pensato per fare ordine in tutta la confusione, gli stereotipi e gli errori che si insinuano nei discorsi sul gender, e vuole essere uno strumento rivolto a tutti, in particolare ai genitori preoccupati, agli insegnanti disarmati, agli studenti che vogliono capire.

Questo libro è un invito a tornare a dialogare, anche con la chiesa. Michela è cattolica, ma ha un pensiero inclusivo. E inoltre ha vissuto da vicino l’esperienza dell’esclusione nella sua famiglia, di cui parla per la prima volta.

Scrive Michela Marzano: «La vera uguaglianza la si raggiunge solo nel rispetto delle differenze. Smettendola una volta per tutte di credere, o pretendere, che l’orientamento sessuale determini automaticamente la capacità o meno di vivere in coppia e di occuparsi dei figli».

Michela Marzano (Roma, 1970) ha studiato alla Scuola Normale Superiore di Pisa, dove ha conseguito un dottorato di ricerca in Filosofia. È autrice di numerosi saggi e articoli di filosofia morale e politica. In Italia ha pubblicato, tra gli altri, Estensione del dominio della manipolazione (2009), Sii bella e stai zitta (2010), Volevo essere una farfalla (2011), Avere fiducia (2012), L’amore è tutto. E’ tutto ciò che so dell’amore (Premio Bancarella 2014), Non seguire il mondo come va: Rabbia, coraggio, speranza e altre emozioni politiche (con Giovanna Casadio, Utet 2015). Professore ordinario all’Université Paris Descartes, dirige una collana di saggi filosofici per le Edizioni PUF e collabora con “la Repubblica” e “Vanity Fair

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