Alto Garda veronese: guerra al videopoker

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GARDA VERONESE – Bardolino vieta i videopoker al mattino e al primo pomeriggio. Malcesine lo seguirà a ruota e altri comuni sono pronti ad adottare il provvedimento.

Il Consiglio comunale ha approvato una delibera che impegna l’Amministrazione ad adottare provvedimenti per frenare l’utilizzo dei videopoker da parte della popolazione. Altri Comuni

La delibera impegna il Comune ad adottare un «apposito provvedimento per stabilire la disciplina degli orari di esercizio delle sale giochi e di utilizzo degli apparecchi di intrattenimento e svago con vincite in denaro collocati in altre tipologie di esercizi commerciali, locali o punti di offerta del gioco». Si impegna inoltre il Comune a valutare ed analizzare «altre nuove azioni e provvedimenti idonei a contrastare la dipendenza da ludopatia o gioco d’azzardo, intese come malattia sociale».

Il sindaco di Malcesine, Nicola Marchesini, ha dichiarato che ora intende ispirarsi all’ordinanza emessa dal Comune di Bardolino, che ha vietato il gioco d’azzardo alla mattina e nel primo pomeriggio, ammettendolo solo dalle 16 alle 24, tutti i giorni, festivi compresi.

Ma per evitare che i giocatori emigrino per tentare la fortuna al gioco in un paese limitrofo, anche i sindaci dei Comuni di Brenzone, Torri e San Zeno di Montagna hanno annunciato che sono pronti ad adottare il provvedimento.

L’obiettivo del provvedimento che è stato approvato in Consiglio comunale a Malcesine è «evitare l’abuso di tali forme di gioco che, seppur lecite, provocano gravi danni economici e sociali alle famiglie. Contrastare questo fenomeno a livello comunale è un dovere dell’amministrazione», si legge nelle premesse della delibera.

Secondo i dati diffusi dal sindaco di Malcesine solo nel 2014 nell’Ulss 22 sono stati ben 95 i casi di ludopatia. Ovvero 95 persone presi in carico ai servizi ambulatoriali perché affetti da patologie come l’utilizzo smodato di slot machine.

E, probabilmente, si tratta solo della punta dell’iceberg,

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