Einstein, storia di un genio

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MONTICHIARI – Mercoledì 2 dicembre a Montichiari, nella ricorrenza dei cento anni dalla pubblicazione della Teoria della Relatività, si parla del genio rivoluzionario di Albert Einstein.

Appuntamento alle 21 al caffè letterario Galeter, via G.Guerzoni 92/H. Relaziona l’ing. Stefano Ghisleri, con le letture scelte da Désirée Torazzi. La conferenza, intitolata «Albert Einstein: genio rivoluzionario», si propone di analizzare l’evoluzione del pensiero e della vita dello scienziato in modo molto esaustivo ed accattivante.

La serata è promossa in concomitanza con il centenario di pubblicazione della Teoria della Relatività Generale. Considerata una dei massimi risultati dell’intelletto umano, la teoria ha fin da subito colpito l’immaginario collettivo per le sue conseguenze che riguardano lo spazio, il tempo e l’evoluzione dell’universo.

Indice degli argomenti trattati:

– Introduzione storica e cenni biografici (Uno studente svogliato: letture a cura di Désirée Torazzi; La fisica prima di Einstein: Newton e Maxwell; Gli anni universitari e il grande amore: letture a cura di Désirée Torazzi).

– La fisica di Newton in crisi (La gravitazione universale di Newton, lettura a cura di Désirée Torazzi; Alla ricerca di Vulcano; Il perielio di Mercurio; La velocità della luce è sempre la stessa).

– I tre miracoli del 1905 (Planck e la nascita della teoria dei quanti – animazione interattiva; Grandezze quantizzate, alcuni esempi; Il moto browniano: gli atomi e le molecole; L’elettrodinamica dei corpi in movimento, lettura a cura di Désirée Torazzi)

– La teoria della relatività speciale (Spazio e tempo nella teoria di Newton, lettura a cura di Désirée Torazzi; Il principio di relatività di Galileo, lettura a cura di Désirée Torazzi; Maxwell contro Galileo: una incompatibilità non risolvibile; Il principio di invarianza della velocità della luce; Le relatività del tempo e dello spazio; Spazio e tempo si uniscono per diventare lo spazio-tempo; E=mc2, lettura a cura di Désirée Torazzi).

– La teoria della relatività generale (Il pensiero più felice della mia vita, lettura a cura di Désirée Torazzi; Uno spazio-tempo curvo; Il lavoro di Tullio Levi Civita; Il principio di equivalenza; Una ricerca disperata, letture a cura di Désirée Torazzi; La spedizione Eddington, lettura a cura di Désirée Torazzi).

– Soluzioni delle equazioni di Einstein: l’evoluzione dell’universo (Come si legge una formula, lettura a cura di Désirée Torazzi; La prima soluzione: il moto dei pianeti; L’universo in una equazione; L’evoluzione dell’universo).

– Il premio Nobel e la bomba atomica (Il premio Nobel, lettura a cura di Désirée Torazzi; Il progetto Manhattan; Il pacifista, lettura a cura di Désirée Torazzi).

– Il cervello di Einstein

Nato a Ulma nel 1879 da genitori ebrei, Albert Einstein visse, nella prima giovinezza, a Monaco e a Milano; ammesso poi al politecnico di Zurigo (anche se non al primo tentativo),conseguì, nel 1900, il diploma in matematica e fisica.

Collaborò quindi con riviste scientifiche, ma, per esigenze economiche, assunse servizio presso l’ufficio brevetti di Zurigo. Intanto elaborava la sua teoria che ebbe una prima presentazione pubblica nello studio Sulla dinamica dei corpi in moto, in cui Einstein enunciò la teoria della “relatività ristretta”; inoltre pubblicò un articolo sull’effetto fotoelettrico, che gli varrà il premio Nobel per la fisica nel 1921 e un articolo sul moto browniano.

Divenne professore all’Università di Zurigo nel 1909, ma nel 1912 si trasferì all’Università di Praga; quindi fu nominato, nel1914, Direttore dell’Istituto fisico di Berlino. Nel frattempo prendeva corpo la generalizzazione della sua teoria, esposta ne I fondamenti della teoria generale della relatività, pubblicata nel 1916 e confermata sperimentalmente nel 1919 da Heddington.

Dopo il Nobel i suoi sforzi si concentrarono sullo sviluppo di una teoria di campo unificata e divenne un oppositore della allora appena nata teoria quantistica, trovandosi a disagio con la sua interpretazione probabilistica dei fenomeno fisici. Contro la violenza, pacifista, quando in Germania cominciò la campagna antisemita lanciata dal nazismo, egli, già Premio Nobel, si trasferì prima a Gerusalemme, dove fu Rettore dell’Università, e poi, nel 1933, negli Stati Uniti, a Princeton, dove continuò il suo insegnamento universitario e dove lo colse la morte nel 1955, a settantasei anni.

 

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