Botti di Capodanno, occhio ai divieti

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LAGO DI GARDA – Botti vietati a Gardone, Toscolano e Lonato con specifiche ordinanze. Altrove il divieto è stabilito in modo permanente dai regolamenti comunali. Ma qualcuno fa davvero rispettare queste regole?

Alcuni Comuni hanno emesso ordinanze che proibiscono, in occasione delle feste di fine anno, l’utilizzo di fuochi d’artificio, petardi, mortaretti ed altri artifici pirotecnici.

Ricordiamo che anche in altri Comuni (ad esempio Desenzano, Sirmione, Salò e Limone) i botti sono vietati in modo permanente da appositi regolamenti, che ammettono soltanto gli spettacoli pirotecnici eseguiti da professionisti.

Le ordinanze di divieto

A Gardone Riviera il sindaco ha ritenuto di intervenire con ordinanza specifica, che ordina «il divieto assoluto su tutto il territorio comunale, dal 28 dicembre 2015 al 1° gennaio 2016 di accendere, lanciare e sparare materiali pirotecnici e similari». Previste Multe da 25 a 500 euro. Scarica qui l’ordinanza.

Medesima ordinanza è stata pubblicata a Toscolano Maderno, dove il divieto è istituito dal 29 dicembre al 6 gennaio. L’ordinanza ricorda che botti e mortaretti «incidono sulla quiete e la sicurezza dei cittadini» e che «spesso sono i minori che usano in modo incontrollato tali prodotti, senza l’adozione di misure atte ad evitare pericoli e danni, diretti e indiretti, alla integrità fisica delle persone, degli animali e delle cose». Scarica qui l’ordinanza.

Botti vietati anche a Lonato, dal 25 dicembre al 6 gennaio. L’ordinanza (la trovi sull’albo pretorio del sito del Comune, cliccando qui) vieta «di fare esplodere botti e/o petardi di qualsiasi tipo in luoghi; coperti o scoperti, pubblici o privati, all’interno di scuole, condomini, ospedali, case di cura, comunità varie, uffici pubblici e ricoveri di animali, in tutte le vie, piazze, e aree pubbliche, dove transitano o siano presenti delle persone, fatto salvo ove vi siano regolari autorizzazioni ai sensi e per gli effetti delle norme vigenti, specificando inoltre che i botti cosiddetti “declassificati” di libero commercio possono essere esplosi in zone isolate e comunque a debita distanza dalle persone e dagli animali, evitando tassativamente le aree che risultino affollate, per la presenza di feste, riunioni o per altri motivi».

L’ordinanza della Provincia autonoma di Trento

Ricordiamo inoltre che fuochi d’artificio e petardi sono stati vietati su tutto il territorio trentino, fuori dai centri abitati. Il perdurare dello stato di eccezionale siccità nei boschi e nei pascoli del Trentino ha determinato nella giornata di venerdì 18 dicembre l’emanazione di un’ordinanza, firmata dal presidente Ugo Rossi, con la quale viene stabilito il divieto assoluto, con decorrenza immediata, d’accensione e lancio di fuochi d’artificio, di sparo petardi, di scoppio di mortaretti, razzi e altri artifici pirotecnici, al di fuori dei centri abitati.

Si tratta di un provvedimento finalizzato alla prevenzione di incendi boschivi, che potrebbero colpire anche gli edifici al di fuori dei centri abitati, vista la consuetudine di festeggiare l’inizio dell’anno nuovo con l’accensione di fuochi d’artificio. Consuetudine che si esplica spesso con molte “prove generali” anche ben prima del termine-inizio anno.

Con l’ordinanza (la puoi scaricare qui) si invitano i sindaci a verificare se sussistono i presupposti, con riferimento anche ai centri abitati, per adottare gli opportuni provvedimenti al fine di fronteggiare particolari situazioni di pericolo. Per i trasgressori è prevista una sanzione amministrativa che va da 100 a 600 euro.

In Italia divieti in 850 Comuni

Sono già oltre 850 i comuni italiani (grandi e piccoli) che hanno deciso di vietare petardi, botti i fuochi d’artificio per le feste di fine anno. Per alcune amministrazioni (come Milano) la decisione si inserisce tra le misure anti-inquinamento. Ma in molti atri Comuni (come Cortina d’Ampezzo, Bologna, Pistoia) l’ordinanza serve soprattutto per tutelare gli animali (domestici e non), visto che sono moltissimi quelli che ogni primo dell’anno muoiono o impazziscono per la paura causata da scoppi e detonazioni.

L’appello degli animalisti

Anche quest’anno non sono mancati gli appelli da parte delle associazioni animaliste per sensibilizzare le amministrazioni (ma anche i singoli cittadini) sul pericolo dei giochi pirotecnici per gli animali. «Petardi e fuochi d’artificio, immancabili nella notte di San Silvestro, sono una vera e propria tortura per gli animali che hanno una soglia uditiva molto più sviluppata e sensibile della nostra», spiega la Lega Nazionale per la difesa del Cane.

C’è però da chiedersi: tutte queste ordinanze vengono fatte rispettare?

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