Il divorzio breve, istruzioni per l’uso

DESENZANO – Incontro pubblico organizzato dalla Commissione Pari Opportunità mercoledì 18 maggio alle 21 in municipio, per informarsi sul “Divorzio breve e altri modi per salutarsi senza rancore”.

Mercoledì 18 maggio alle 21, la Commissione per le Pari Opportunità del Comune di Desenzano del Garda organizza una serata informativa sul “Divorzio breve e altri modi per salutarsi senza rancore”. Nella sala Brunelli del palazzo comunale, in via Carducci 4, interverranno l’assessore comunale alle Pari Opportunità di Desenzano Antonella Soccini, l’avvocato civilista Giuliana Genchi (procedimento di separazione e divorzio in Tribunale) e il responsabile dei Servizi demografici del Comune di Desenzano Andrea Fontana (procedimento di separazione e divorzio davanti all’Ufficiale di Stato Civile). Modera l’incontro Luigina Rosa, presidente della Commissione comunale per le Pari Opportunità. L’ingresso è libero e aperto a tutti.

Dal 2014, per le coppie in crisi c’è la possibilità di separarsi, divorziare o modificare le condizioni di separazione o divorzio. La nuova legge è il risultato dell’entrata in vigore del decreto legge 132/2014 per la riforma del processo civile, che ha cercato di snellire l’iter e portare fuori dai tribunali alcune procedure, tra cui quelle matrimoniali. Ora, quando i coniugi non hanno figli e sono d’accordo, il procedimento è più semplice ed economico. Basta che marito e moglie si presentino insieme in municipio con un documento in cui entrambi i coniugi dichiarano di volersi dividere alle condizioni indicate (da un avvocato).

A partire dal 26 maggio 2015 sono stati ridotti i termini per la proposizione della domanda di divorzio: 12 mesi dalla comparsa dei coniugi di fronte al Presidente del Tribunale nel caso in cui vi sia stata separazione giudiziale; 6 mesi invece nel caso in cui vi sia stata separazione consensuale; parimenti di 6 mesi è il termine previsto nel caso in cui la separazione sia stata raggiunta mediante accordo concluso davanti all’Ufficiale di Stato civile o a seguito di negoziazione assistita da avvocati.

Le possibilità sono due: i coniugi possono predisporre un accordo davanti a un avvocato, il quale lo trasmette poi agli uffici comunali, dove viene trascritto nei registri di stato civile. Oppure, se gli ex sono d’accordo e non hanno figli, possono andare direttamente davanti all’ufficiale di stato civile del comune di residenza o di quello in cui si sono sposati e dichiarare la volontà di separarsi o divorziare, senza poter però discutere e disporre in questa sede gli aspetti patrimoniali, che andranno trattati con l’avvocato. Dopo aver firmato l’accordo e la dichiarazione davanti al sindaco o a un suo delegato, i coniugi hanno trenta giorni per pensarci e confermare la scelta; se uno dei due non si presenta, l’accordo è nullo e i due restano marito e moglie. Unica spesa: 16 euro per diritti di pubblicazione di matrimonio; devono comunque intercorrere tre anni fra la separazione e il divorzio.

Se invece ci sono figli minori, con handicap o non autosufficienti sul piano economico o trasferimenti patrimoniali da gestire, allora è necessario l’avvocato. In questo caso chi si separa consensualmente e presenta personalmente il ricorso spende solo 43 euro. Ma se uno dei due coniugi non è d’accordo allo scioglimento del matrimonio, sarà obbligatorio andare in tribunale, con i rispettivi legali e affrontare un iter più lungo e costi maggiori.

Per entrambe le procedure informazioni e modulistica sono disponibili al link:  www.comune.desenzano.brescia.it/italian/scioglimento_matrimonio.php

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