Veneto, impugnata la legge antimoschee

VENETO – Il 31 maggio scorso il Consiglio dei Ministri ha deliberato di impugnare di fronte alla Corte Costituzionale la Legge della Regione Veneto n. 12/2016, la cosiddetta legge regionale antimoschee.

«È la risposta positiva del Governo all’interpellanza, mia e del collega on. Khalid Chaouki – commenta l parlamentare Luigi Lacquaniti del Pd – presentata il 15 aprile al Ministero dell’Interno e all’analoga interpellanza dell’on. Gessica Rostellato, pure a mia firma e presentata al Governo in Aula, dalla Rostellato e da me, lo scorso 13 maggio».

La legge (“Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio” e successive modificazioni), si riferisce all’edificazione di nuovi luoghi di culto, che vengono relegati in periferia e possono essere sottoposti a referendum tra i residenti.

Il Governo contesta la normativa regionale in quanto in contrasto con l’art.3 della Costituzione, che dice: «Tutti i cittadini… sono uguali davanti alla legge… senza distinzione di religione»; con l’art.8: «Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge»; con l’art. 19 «Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa, in qualsiasi forma, individuale o associata…».

Ora la Corte Costituzionale dovrà certificare (così come accaduto con l’analoga legge della Lombardia) o meno l’incostituzionalità della legge del Veneto.

I commenti sono chiusi.