Un pino di Aleppo nel Giardino della Pace

ARCO – Per la Settimana dell’accoglienza si è svolta ad Arco la cerimonia in memoria delle vittime delle migrazioni, con messa a dimora di un pino di Aleppo nel Giardino della Pace in via Donatori del sangue.

L’iniziativa è stata promossa lunedì 3 ottobre dalla biblioteca civica «Bruno Emmert» di Arco in collaborazione con la cooperativa sociale Arcobaleno, il Comune di Arco, l’Istituto comprensivo di Arco, la Commissione Caritas Decanato di Arco e la Fondazione Comunità Solidale Diocesi di Trento, nell’ambito della rassegna «Biblioteca per la pace».

Protagonisti della cerimonia sono stati i bambini delle classi quarte «A», «B» e «C» della scuola elementare «Giovanni Segantini» che hanno seguito un percorso di conoscenza della realtà della migrazione di chi fugge dalla guerra, incontrando un gruppo di profughi e poi progettando la cerimonia. I bambini assieme ai loro insegnanti, coordinati da Annalisa Debiasi, hanno realizzato canti e balli, oltre a scrivere dei test di saluto in tutte le lingue (una decina) parlate dagli alunni della loro scuola. Canti, balli e saluti multilingue sono stati poi messi in scena al Giardino della Pace, davanti ad un pubblico di genitori, di profughi e di amministratori. Per l’Amministrazione comunale erano presenti il sindaco Alessandro Betta e gli assessori Silvia Girelli (politiche sociali) e Stefano Miori (cultura), oltre ai referenti della Commissione Caritas Decanato di Arco con il presidente Romano Turrini, della cooperativa sociale Arcobaleno con la presidente Chiara Dossi, e della Fondazione Comunità Solidale Diocesi di Trento. Presente anche il dirigente scolastico Maurizio Caproni.

«Assistiamo spesso a prese di posizione di chi ci vorrebbe convincere di avere soluzioni immediate e facili per i problemi della nostra epoca – ha detto il sindaco Alessandro Betta – che invece, essendo straordinariamente complessi, richiedono soluzioni complesse e non semplici. Noi viviamo in un’area del mondo fortunata in cui non ci sono guerre e in cui disponiamo di tantissime cose che altri non hanno. Importante, quindi, che ci prendiamo la responsabilità di essere solidali e accoglienti. La mia Amministrazione comunale vuole esserlo, vuole dire alle persone che scappano dalle guerre, dalla distruzione, dalla fame che qui sono benvenute, e questo momento, oggi, ha una valenza simbolica importante».

A conclusione della cerimonia, il momento clou della messa a dimora di un pino di Aleppo, nome scientifico «Pinus halepensis», in collaborazione con le giardinerie comunali. Particolarmente frequente in Spagna e Grecia, il pino di Aleppo si trova anche in Marocco, Libia e nei Paesi del vicino oriente come Siria (da cui il nome), Giordania e Israele.

L’edizione 2016 della Settimana dell’accoglienza, iniziativa promossa dal CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza) del Trentino Alto Adige, si tiene dall’1 al 9 ottobre col titolo: «Dai frammenti alla comunità». Obiettivo: far crescere nella nostra comunità la cultura dell’accoglienza in tutti i suoi aspetti; far emergere quanto di positivo si sta facendo nei vari ambiti; dare spazio alle voci e alle esperienze più diverse; incoraggiare la collaborazione tra associazioni, cooperative sociali, enti pubblici e privati; lasciare un segno forte e contagioso. L’iniziativa è aperta a tutte le associazioni e cooperative, agli enti pubblici e privati che desiderano parteciparvi attivamente (nel 2015 sono state circa 60 le organizzazioni che hanno contribuito ad organizzare le diverse proposte). La Settimana dell’accoglienza dà spazio alle iniziative più diverse: mostre, dibattiti, testimonianze, film, spettacoli teatrali, arte, musica, libri, eventi in strada e in piazza, incontri conviviali, feste di comunità.

Bambini attorno al pino di Aleppo messo a dimora nel Giardino della Pace in via Donatori del sangue.
Bambini attorno al pino di Aleppo messo a dimora nel Giardino della Pace in via Donatori del sangue.

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