Coordinamento No Tav: “Politica locale completamente assente”

DESENZANO - Il Coordinamento No Tav Brescia-Verona ieri sera in Consiglio comunale a Desenzano: «Basta con il teatrino della politica. E' ora di fermare il Tav».

Ieri sera, lunedì 30 settembre, il Coordinamento No Tav Brescia-Verona  era presente in consiglio comunale a Desenzano con una nutrita presenza.

«Avevamo annunciato che ci saremmo trovati di fronte a un teatrino – dicono i No Tav – e così è stato. Gli amministratori e i politici locali, dalla destra al PD, passando per il 5 Stelle, non possono nascondere il danno che l’Alta Velocità porterà ai nostri territori in termini di espropri e distruzione del suolo, ma rimangono pubblicamente in silenzio per non pestare i piedi ai loro partiti.

Questa estate – continuano i No Tav – l’analisi costi-benefici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha dichiarato che il Tav Brescia-Padova è un’opera insostenibile. E’ negativa per oltre due miliardi di euro e si può assolutamente fermare. Non abbiamo sentito una sola parola dai politici locali per chiedere lo stop del progetto. Intanto ieri sera abbiamo sentito il Presidente del Consiglio Comunale Rino Polloni, in quota Lega, ribadire la sua contrarietà al Tav. Peccato che faccia parte di uno di quei partiti che vuole l’Alta Velocità a tutti costi, nonostante sia stata sonoramente bocciata. Non si è fatto problemi a rimanere pubblicamente in silenzio. Stessa cosa vale per i consiglieri di minoranza del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle».

E ancora: «Non siamo riusciti a stare zitti di fronte alla loro falsità. Alcuni attivisti hanno commentato ad alta voce le dichiarazioni della maggioranza. A un certo punto uno di noi è sbottato con sdegno e indignazione. A quel punto è stata fatta intervenire la polizia locale, che ha cercato di raggiungere il No Tav, spintonando i presenti e cercando di impedire di filmare quanto stava accadendo. Un modo di intervenire molto grave e spropositato, visto che l’attivista ha lasciato di sua volontà la sala, senza più volere rientrare e lasciando proseguire il dibattito. Alla fine della discussione non ci siamo trattenuti e ci siamo lasciati andare a un applauso sarcastico, complimentandoci per il loro teatrino».

 

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