Tex Willer in biblioteca a Toscolano, senza pistole

TOSCOLANO MADERNO - Ottavio Castellini, che a Navazzo di Gargnano custodisce una raccolta-biblioteca dedicata all'atletica, ha donato alla biblioteca di Toscolano Maderno 150 copie del mitico fumetto «Tex Willer».

Ci scrive Ottavio Castellini, a lungo statistico della Iaaf, giornalista, con casa a Navazzo di Gargnano, dove custodisce una raccolta-biblioteca dedicata all’atletica. Ma non solo.

«Se interessa…», dice. Certo che interessa. Primo perché l’intramontabile ranger, il personaggio più popolare del fumetto italiano, è un pezzo di storia della nostra editoria. Poi perché una donazione a un biblioteca pubblica è un bel gesto. E anche perché, chissà, forse qualche appassionato di fumetti potrà riscoprire o scoprire il mitico Tex, eroe senza macchia e senza paura.

Ecco quanto scrive Ottavio Castellini, che riprendiamo pari pari da quello che ha pubblicato sul suo sito, www.collezioneottaviocastellini.com, a questo link.

«Non capita tutti i giorni, e quindi è bello quando succede. Ed ancor più bello raccontarlo. Oggetto di queste righe: la Biblioteca Comunale Antonio Rosmini di Toscolano Maderno, elegante e dinamica cittadina affacciata sul lago di Garda, che già piaceva ai ricchi romani un paio di mille anni fa. Rosmini non era bresciano, nacque a Rovereto (1797), fu influente personalità del mondo cattolico, anche se ebbe i suoi guai con le poco malleabili gerarchie vaticane: le sue posizioni filosofiche e politiche furono condannate da Papa Leone XIII, e solamente con Giovanni XXXIII e il Concilio Vaticano II, e poi Paolo VI, e i Papi successivi, la sua figura e il suo pensiero furono riabilitati prima con un documento di Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, quindi non ancora Papa, e infine, nel 2007, con la proclamazione a beato, firmata dello stesso Ratzinger, nel frattempo assurto al Soglio di Pietro, come Benedetto XVI.

La Biblioteca Comunale di Toscolano Maderno onora degnissimamente questa figura di filosofo e teologo. La nuova Biblioteca, che tale è dallo scorso aprile, nell’edificio ristrutturato a fianco del palazzo che una volta ospitava la sede del Comune. Bei locali, ordinati, luminosi, arredati con sobrietà ma efficienti, scaffalature che trasmettono un senso di ordine e di rispetto, meglio amore, per i libri. E «poiché la carta stampata è per me un vizio», come scrisse Primo Levi, lì, mi sono sentito come a casa. E il «vizio» mi avrebbe spinto ad investigare su ogni scaffale, a curiosare fra tutte le varie sezioni, indicate con chiarezza. Sarà motivo di ritornare da visitatore e fruitore.

Stavolta ero lì per adempiere ad un impegno preso qualche tempo prima. Impegno mio che ha trovato adesione nel funzionario della biblioteca, Michele Fantoni, dinamico e competente.

Michele Fantoni riceve la donazione da Ottavio Castellini.

 

Ho deciso di cominciare a donare parte delle mia troppo vasta Collezione – Biblioteca – Museo, che fino ad oggi mi ha procurato qualche gioia ma anche molte amarezze.

Ho cominciato quindi da una parte dei fumetti, cui ha fatto seguito la cessione (altrettanto gratuita) ad un espositore su un mercatino di robi vecchi di due pesanti borse di medaglie che avevo raccolto in tutto il mondo, e, prima ancora, scatole di libri e giornali rilegati donati, al primo che li ha voluti, alla Fiera del Libro di Montereggio, in Toscana.

A Toscolano sono approdate quattro scatole con circa 150 copie del famoso fumetto inventato da Bonelli e Galleppini «Tex Willer», mio eroe giovanile, un Tex a colori pubblicato pochi anni fa, con enorme successo, dal Gruppo laRepubblica – Espresso. Quando Fantoni mi ha comunicato la disponibilità della struttura a ricevere la donazione, mi ha fatto davvero felice, pensando ai rifiuti che avevo collezionato in questi ultimi anni a regalare libri, oggetti, fumetti. «Non abbiamo spazio», la risposta ricorrente sia da strutture pubbliche sia da bancarellari. Il che fa la fortuna dei cassonetti della carta e del cartone. Cosa che non ho mai fatto nella mia vita, buttare un libro, ma, temo, che un giorno o l’altro dovrò fare la piega. E ringrazierò questa bella società che trova milioni da spendere per qualche centinaia di metri di piste ciclabili – imperversano ovunque – per mandare a spasso turisti sovrappeso, ma non ha soldi per una sala o una scaffalatura in più per una biblioteca.

E allora, come scriveva Gianni Brera alla fine di molti suoi bellissimi articoli sportivi, «innalziamo vessili e canti» in onore della Biblioteca Comunale Antonio Rosmini.

Siatene fieri, amministratori e lavoratori della cultura (anzi sarebbe meglio dire dipendenti dell’istituendo – da me – ministero della Difesa Culturale) di Toscolano Maderno».

Nelle foto la consegna delle scatole di fumetti a Michele, presente (nella foto in alto) anche Encarnita, che è autrice delle altre foto.

 

 

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