Conosci le statue stele di Arco?

RIVA DEL GARDA - Le statue stele di Arco saranno le protagoniste del terzo incontro della rassegna «Raccontare l'archeologia: storie di uomini e territori», il 9 ottobre con Annaluisa Pedrotti, docente dell’Università di Trento, al MAG.

Questi celebri reperti risalenti all’Età del Rame sono stati rinvenuti tra il 1989 e il 1991 e sono ora esposti nella sezione archeologia del MAG, Museo Alto Garda (altre info sulla sezione archeologica qui).

Uomini di pietra: le statue stele

A partire dalla metà del V millennio a.C. comparvero in gran parte d’Europa le statue stele, sculture scolpite nella pietra che rappresentano figure dall’aspetto umano. La loro diffusione nella regione alpina avvenne a partire dagli ultimi secoli del IV millennio a.C., in concomitanza con lo sviluppo dell’attività metallurgica e perdurò nel corso del III millennio a.C. Sulle statue stele sono solitamente raffigurati alcuni tra gli elementi caratteristici della prima età dei metalli, come le asce piatte, i pugnali triangolari, le alabarde, gli ornamenti, che vanno interpretati come oggetti carichi di significato simbolico e indicativi di un particolare status del personaggio raffigurato.

E’ difficile definirne il significato e la funzione: si tratta probabilmente di forme di rappresentazione ideologica riferite a personaggi di rango elevato realmente esistenti, oppure a figure commemorative di antenati illustri o a immagini di divinità al cui culto erano destinate.

Diversamente dalle statue stele rinvenute ad Arco, in molti casi si tratta di ritrovamenti isolati e comunque al di fuori di un contesto archeologico che potrebbe fornire informazioni sul loro significato.

Proseguendo nella visita si entra nell’area relativa agli insediamenti palafitticoli di Molina di Ledro e di Fiavè Carera che si sviluppano nel corso dell’Età del Bronzo (2200-1000 a.C.) e nelle vetrine sono conservati oggetti d’uso quotidiano in ceramica e metallo, nonché oggetti prestigiosi come diademi, perle d’ambra e le cosiddette tavolette enigmatiche di Ledro.

Saranno proprio le statue stele le protagoniste del terzo incontro della rassegna «Raccontare l’archeologia: storie di uomini e territori» che si svolgerà il 9 ottobre 2020 alle 18.00 con Annaluisa Pedrotti, docente dell’Università di Trento.

Nel corso dell’incontro saranno analizzati gli elementi raffigurati su queste statue, come le asce piatte, i pugnali triangolari, le alabarde e gli ornamenti, alcuni tra gli elementi caratteristici della prima età del Rame, interpretati come oggetti carichi di significato simbolico e indicativi di un particolare status del personaggio raffigurato.

La conferenza è a numero chiuso, si consiglia la prenotazione: 0464 573869 – [email protected].

La conferenza è valida ai fini dell’aggiornamento docenti (altre info qui). I docenti possono prenotarsi scrivendo a [email protected].

 

 

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