Giardino Momigliano, rimandata la cerimonia di intitolazione

GARDONE RIVIERA - Intitolato a Eucardio Momigliano, storico presidente del Vittoriale, un giardino pubblico. Momigliano salvò la casa di d'Annunzio, che nel dopoguerra qualcuno voleva adibire a scuola o casa di riposo, o addirittura abbattere. La cerimonia, prevista per il 30 ottobre, rimandata alla prossima primavera.

Il Comune di Gardone Riviera ha deciso, accogliendo una proposta del presidente del Vittoriale degli Italiani Giordano Bruno Guerri, di dedicare un giardino a Eucardio Momigliano, primo presidente del Vittoriale nel dopoguerra e quello che più a lungo ha ricoperto la carica, dal 1945 al 1960.

Il giardino Eucardio Momigliano – all’inizio di via del Vittoriale, di fronte al Casinò – avrebbe dovuto essere inaugurato il 30 ottobre alle ore 11, alla presenza del sindaco di Gardone Riviera e della Giunta comunale, del presidente e del Consiglio di amministrazione del Vittoriale. Ma vista la situazione legata al Covid si è deciso di rimandare alla prossima primavera la cerimonia,

Momigliano era stato scelto anche perché – ebreo perseguitato dalle leggi razziali e antifascista – si pensava che avrebbe aderito a un diffuso sentimento antidannunziano: in quegli anni c’era chi voleva adibire la casa di Gabriele d’Annunzio a scuola o casa di riposo, svuotandola, o addirittura abbatterla. Momigliano però, da fine intellettuale, non credeva al luogo comune del “d’Annunzio fascista”, oggi finalmente quasi estirpato, e difese la Fondazione in ogni modo. Aprì il Parco alle visite a pagamento, creò un museo dannunziano nello Schifamondo, edificò il Mausoleo e il Parlaggio, sia pure incompleto, arricchì l’Archivio di una vasta mole di documenti e autografi. È stato, in definitiva, il più importante presidente del Vittoriale degli Italiani.

Così l’attuale presidente, Giordano Bruno GuerriL’Italia e gli italiani devono molto a Eucardio Momigliano, vero eroe della cultura e della difesa della bellezza e della storia. Per questo sono felice che la città di Gardone Riviera abbia deciso di ricordarlo e onorarlo. Da parte mia considero anche un omaggio a lui avere completato il Parlaggio con la pavimentazione in marmo rosso veronese. Nel 2022 avvieremo i lavori di restauro del mausoleo. Più ancora, si è chiusa una ferita con il recupero dell’Alfa Romeo ‘Soffio di Satana’, che Momigliano aveva venduto nel 1946 – con grave rischio penale personale – per rimediare alla mancanza di finanziamenti statali e di bigliettazione. Oggi, la preziosa automobile è tornata a casa e la Storia del Vittoriale che stiamo preparando per il 2021, nostro centenario, onorerà ancora l’uomo che mi piace chiamare, affettuosamente, Eucardio.

Così il sindaco di Gardone Riviera, Andrea CipaniAbbiamo accolto ben volentieri, io e la mia Giunta, la proposta del Presidente del Vittoriale Giordano Bruno Guerri, di intitolare lo splendido giardino del “Casinò” ad Eucardio Momigliano, dopo aver appreso tutte le azioni meritorie da Lui compiute, durante la sua lunga presidenza, a favore del Vittoriale che, per lo sviluppo turistico ed economico della nostra città, ha avuto e avrà sempre assoluta rilevanza. Per ultimo, ma non meno importante, ci preme sottolineare anche l’ulteriore aspetto positivo derivante da questa iniziativa felicemente condivisa che testimonia la proficua collaborazione fra le due istituzioni.

Eucardio Momigliano, chi era

Eucardio Momigliano (Monesiglio, 18 ottobre 1888 — Milano, 16 luglio 1970) è stato un giornalista e scrittore italiano.

Eucardio Momigliano.

Di famiglia ebraica e parente di Arnaldo Momigliano, si laurea in Legge a Milano ed esordisce appena ventenne nel giornalismo milanese collaborando alla rivista La vita internazionale. Il 4 giugno 1914 fu iniziato in Massoneria nella Loggia “Giovan Battista Prandina” di Milano. Partecipa alla Prima Guerra Mondiale come volontario.

Finita la guerra Momigliano riprende la professione legale e la collaborazione con diverse riviste. Sansepolcrista ebreo, abbandona presto il fascismo, fondando l’Unione Democratica Antifascista. Lotta dalle colonne del Corriere della Sera contro i primi provvedimenti liberticidi del fascismo e si pone apertamente contro la dittatura quando Mussolini abolisce le libertà di stampa.

Perseguitato dal regime, nel 1938 con l’introduzione delle leggi razziali, viene cancellato dall’Albo degli Avvocati e gli viene preclusa qualsiasi attività di scrittore e giornalista.

Dopo l’ingresso dell’Italia nel secondo conflitto mondiale Eucardio Momigliano viene arrestato ed internato nel campo di Urbisaglia (giugno 1940), prosciolto nel Natale dello stesso anno rimane sotto regime di sorveglianza fino alla caduta del fascismo.

Dopo 1’8 settembre 1943 prende parte alla lotta di liberazione prestando servizio nel gruppo della Democrazia del Lavoro a Roma.

In quanto ebreo, in base all’articolo 8 del decreto legislativo del 4 gennaio 1944 n. 2, subisce la confisca dei beni immobili ubicati nel Comune di Miradolo, provincia di Pavia. Dopo la liberazione diventa uno dei dirigenti del Partito della Democrazia del Lavoro. Collabora attivamente a parecchi giornali e riviste.

Nel 1945 vene nominato commissario della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani assumendone successivamente la presidenza fino al 1960 e inducendo il Governo a salvare la Fondazione e rivivificarla per l’indubitabile valore che aveva per tutti gli italiani.  Nel 1963 assume la presidenza della Società per la pace e la giustizia internazionale.

Muore a Milano nel 1970.

 

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