Nella sale “Tutti per Uma” della salodiana Susy Laude

SALO' - Sarà nelle sale dal 2 giugno "Tutti per Uma", film family che segna il debutto dell’attrice e sceneggiatrice salodiana alla regia per il grande schermo. Susy Laude: «E' una favola sospesa in un mondo altrove, senza luogo né tempo».

«Tutti per Uma» è la commedia comica che segna il debutto dell’attrice e sceneggiatrice gardesana alla regia per il grande schermo. Sarà nelle sale, Covid permettendo, a fine maggio.

«È un film family per tutti – racconta Laude -. Sono contenta di aver fatto un film come questo, che puoi guardare con la famiglia per farti due risate anche in un periodo così complicato».

Nata e residente a Salò, laurea in Spettacolo all’Università di Parma, diploma all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico e tanti film e serie che l’hanno vista come interprete, Susy Laude ora debutta alla regia con questo film prodotto da Camaleo: «È la mia opera prima per il cinema – dice – dopo anni di gavetta con regie per il teatro, i corti, le miniserie per il web. Un’esperienza pazzesca, anche perché le registe donne sono davvero poche».

Susy Laude sul set del film.

Tutti per Uma: la storia

Cosa succede in una famiglia di soli uomini, quando arriva in casa una donna a sconvolgerne i precari equilibri? Nonno Attila (Antonio Catania), Papà Ezio (Pietro Sermonti), Zio Dante (Pascuqale “Lillo” Petrolo), Francesco, ed Emanuele e il cane Mimmo, sono i Ferliga; loro vivono nel grande casale di famiglia, dove intorno c’è la vigna e dove da più di un secolo si produce il famoso spumante Ferliga.

Nonno Attila ha perso la sua verve ed Ezio da quando sua moglie Fiore è morta non fa più nulla se non produrre un miele amarissimo. Dante poi non è mai cresciuto e si diverte a fare video che pubblica sul web senza successo. Francesco, da quando sua mamma Fiore non c’è più, ha preso qualche chilo e ha smesso di ballare, così tutti lo prendono in giro… come Jonas, il figlio di Viktor, il consulente bancario di Attila. Lo Zio Viktor come lo chiama Emanuele, sembra buono, ma in realtà trama alle spalle dei Ferliga per portarsi via tutto.

Ecco però che come in ogni favola che si rispetti, arriva una principessa a ricordare a tutti che con l’amore si vince ogni battaglia. Grazie ad Uma (Laura Bilgeri) i maschi Ferliga supereranno le loro paure, ma soprattutto si riscopriranno una vera famiglia. Uma è un dono del cielo e come appare, scompare in sella al cavallo bianco del suo Principe Azzurro.

È Emanuele a vederla volare su in cielo, ed è lui che l’accoglie in piena notte, perché si sa: “I sogni son desideri” e alle volte si realizzano davvero.

Susy Laude sul set di “Tutti per Uma”.

Tutti per Uma è una commedia che sfuma nella favola. E nelle favole non manca mai il cattivo. «È interpretato da mio marito, Dino Abbrescia, che trama alle spalle dei Ferliga per portarsi via tutto. Ma fanno la parte dei cattivi anche mio figlio e il nostro cane… siamo la famiglia dei perfidi», spiega Susy Laude.

Maschi in crisi, soccorsi da una donna: c’è un messaggio sociale? «Questo aspetto – spiega Laude – non è stato il motore della mia scelta, ma è diventato inevitabile cercare di scardinare gli stereotipi della fiaba, per dire che anche noi donne possiamo scegliere il nostro futuro. Poi c’è un messaggio sul bullismo, con adolescenti che si trovano a dover reagire a brutte situazioni. Nel film c’è anche il ballo, che è il mio grande amore».

Antonio Catania nei panni di nonno Attila.

Girato tra la capitale e Monte Porzio Catone, borgo dei Castelli Romani, il film arriverà il 2 giugno, con Vision Distribution, nella sale italiane.

Quelle sale che mancano a tutti: «Terminato il montaggio, nei giorni scorsi ho visto per la prima volta il film nella Sala Fellini, alla Fono Roma, e mi sono commossa. Il cinema è un luogo magico e spero che tutti possano tornarci al più presto, una volta usciti da questa situazione dolorosa per tutte le categorie. Non vedo l’ora di rivederlo con il pubblico in sala, anche sul mio lago, a Salò, al Cristal, e magari al Vittoriale, all’aperto. Sarebbe bello».

Papà Ezio (Pietro Sermonti), Zio Dante (Pascuqale “Lillo” Petrolo).

 

 

I commenti sono chiusi.