Greta e Umberto, il Garda non dimentica e chiede giustizia

LAGO DI GARDA - Giovedì 19 agosto, a due mesi dalla tragedia, corteo silenzioso si barche in acqua, a Salò e Maderno, e una messa per ricordare Greta e Umberto.

Per non dimenticare. Per far sentire l’affetto della comunità alle famiglie travolte dalla tragedia. Per chiedere rispetto per il lago e giustizia. A due mesi dalla tragedia che si è portata via Greta e Umberto, gli amici dei due ragazzi propongono un momento di commemorazione.

Appuntamento a giovedì 19 agosto, in quelle acque che il 19 giugno si erano portate vie i due ragazzi, per una sfilata silenziosa di imbarcazioni.

Il ritrovo è fissato alle 19 nei golfi di Salò e di Maderno. «Vorremmo essere in tanti – dicono gli amici delle vittime -, ci piacerebbe che ci fossero anche turisti tedeschi, anche chi possiede un motoscafo Riva. Nessuno ce l’ha con loro». La rabbia è tutta per chi frequenta il lago con prepotenza, chi non rispetta le regole, chi sfreccia di notte a velocità folle, magari in preda all’alcol, chi non presta soccorso.

Dal golfo di Salò le barche si dirigeranno, scortate dalla Guardia Costiera, verso Maderno, dove alle 20, nella chiesa parrocchiale, verrà celebrata la Messa per ricordare Greta e Umberto. Chi non potrà essere in acqua, sfilerà in silenzio sul lungolago dei due Comuni.

«Non vogliamo ci siano cartelli, striscioni, manifesti o simili. Nessuno – dicono gli amici delle vittime – prenderà la parola e non vi sarà alcun tipo di coinvolgimento politico. Solo un palloncino bianco e qualche fiore tra le mani. E silenzio. Rimarremo lì, fermi, educati e composti per ricordare a tutti che noi non dimentichiamo e se saremo in tanti, anzi tantissimi, il nostro silenzio varrà più di mille parole».

Greta Nedrotti, 25 anni, e Umberto Garzarella, 36, travolti e uccisi da un motoscafo nel golfo di Salò.

 

Gli amici di Greta e Umberto pretendono giustizia. Una giustizia che la comunità gardesana reclama con forza, come dimostrano le oltre 113mila firme in calce alla petizione, sostenuta anche dalle istituzioni, come il Comune di Salò, che chiede che omicidio nautico e omicidio stradale siano equiparati (puoi leggere e firmare la petizione qui).

Una giustizia che tutti invocano da quella notte di giugno, quando il gozzo su cui si trovavano Greta Nedrotti, 25enne di Toscolano, e Umberto Garzarella, 37enne di Salò, fu travolto da un Riva Aquarama che uccise i due ragazzi.

Umberto morì sul colpo e il suo corpo fu rinvenuto all’alba, ancora sul gozzo. Greta fu recuperata dal lago, annegata, dopo ore di ricerche.

 

 

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