Post del vicesindaco leghista sull’istruzione parentale: mozioni della minoranza

PADENGHE - Dopo il post del vicesindaco leghista favore dell’istruzione parentale e contro la scuola pubblica ("abusi governativi applicati alla scuola italiana"), la minoranza propone due mozioni e chiede al consiglio di ribadire la priorità della scuola pubblica e paritaria.

Continuano le polemiche per il recente post del vicesindaco di Padenghe, Bernardo Leali detto Dino, segretario locale della Lega, che si è espresso a favore dell’istruzione parentale e contro la scuola pubblica.

Leali, come si legge nel post qui sotto, si era rivolto «ai genitori che giustamente preferiscono l’istruzione parentale agli abusi governativi applicati alla scuola italiana».

Parole che in un momento così delicato per il mondo della scuola hanno ovviamente sollevato un polverone.

 

«Che il Segretario Comunale della Lega-Salvini Premier, Bernardo Leali detto Dino – aveva replicato la minoranza – non sia d’accordo con le normative emanate dal Governo di cui il suo partito è componente rilevante, definendole “abusi governativi applicati alla scuola italiana”, è una questione di coerenza e francamente riguarda solo lui. Ma che il Vicesindaco di Padenghe, ancorché nominato da un “Intrigo di Palazzo” e non dalla volontà popolare, si proponga, insieme alla consorte (supponiamo) “per un insegnamento scolastico dalla scuola elementare alla scuola secondaria di secondo grado, presso il proprio domicilio”, riguarda tutte le famiglie di Padenghe. Ci pare un’aberrazione sotto tutti i punti di vista: sanitario, educativo e fiscale».

La mozione “Il buon esempio si vede nella difficoltà”

Ora i consiglieri Mariachiara Aguzzi, Alessio Andreis, Patrizia Avanzini, Luisella Girardi, Andrea Rodella e Mario Zanoni hanno presentato due mozioni. Una, intitolata significativamente “Il buon esempio si vede nella difficoltà”, relativa proprio al post incriminato (la puoi scaricare qui).

«Era lecito attendersi da parte dell’Amministrazione una presa di distanza da dichiarazioni discutibili ed improvvide, quanto meno sui contenuti, se proprio non si voleva toccare la sfera politica e personale. Stupisce in particolare il silenzio dell’Assessora alla Pubblica Istruzione e Cultura», scrive l’opposizione, che chiede al Consiglio Comunale di esprimersi votando a favore dei seguenti assunti:

  1. «Ribadire la priorità della Scuola Pubblica e Paritaria, nel nostro comune, come luoghi fondamentali per il processo educativo e formativo di bambini ed adolescenti, dove l’insegnamento avviene nel rispetto dei protocolli sanitari, dei programmi didattici e della deontologia professionale.
  2. Promuovere l’unità d’intenti e la sinergia tra i soggetti istituzionali ed educativi nel rispetto delle loro competenze e specificità.
  3. Richiamare tutti al senso di responsabilità che richiede il proprio ruolo, alla lealtà e al rispetto verso le leggi dello Stato ed i suoi principi fondanti».

La seconda mozione (scaricala qui) chiede al Consiglio comunale di «riconoscere il ruolo fondamentale svolto dalla Scuola Pubblica e dalla Scuola Paritaria nel nostro comune», di «aprire un immediato confronto con il Cda della Scuola dell’Infanzia per stipulare prima possibile una convenzione che consenta all’Istituto di svolgere, come ha sempre fatto, un servizio di qualità a favore della Comunità, potendo contare su un sostegno leale, certo e congruo».

Si chiede inoltre di «rivalutare l’utilizzo dell’area adiacente la scuola, rivedendo il progetto della Piastra Sportiva, collocabile in un’area diversa, e pensando invece, in concorso con le Autorità scolastiche, a spazi e locali al servizio della scuola».

 

 

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