Montichiari, Togni: «Aumento costi energia del 360%: un disastro!»

MONTICHIARI - Il sindaco di Montichiari rende note le previsioni dell’Energy Manager comunale. A fronte di una spesa, negli ultimi 12 mesi di, 687mila euro tra luce e gas, nei prossimi 12 mesi di prevede di 2 milioni e 480mila euro.

«Stamattina – scrive il sindaco di Montichiari, Marco Togni, in un post –  dopo aver letto le proiezioni relative all’aumento dei costi energetici per il Comune di Montichiari fatte dal nostro Energy Manager, ho quasi avuto un mancamento …

Gli enti pubblici, i Comuni, non possono scegliersi il fornitore di energia o del gas che preferiscono (ma poco cambierebbe). I Comuni – spiega Togni – devono obbligatoriamente acquistare questi servi su Consip che altro non è che una centrale unica di committenza governata dallo Stato… Per farla più semplice, lo Stato selezione dei fornitori, li mette su una piattaforma e i comuni da quella piattaforma devono attingere i fornitori.

Il nostro contratto precedente è scaduto a fine luglio e pagavamo queste cifre:

– Energia elettrica Agosto 2021 – Luglio 2022

  • € 411.973 (IVA esclusa)

– Gas metano Settembre 2021 – Agosto 2022

  • € 275.406 (IVA esclusa)

Totale – energia elettrica nei 12 mesi passati: € 687.379

Queste in vece le cifre della proiezione per i prossimi 12 mesi

Energia elettrica Agosto 2022 – Luglio 2023

  • € 1.464.861 (IVA esclusa)

Gas metano Settembre 2022 – Agosto 2023

  • € 1.015.257 (IVA esclusa)

Totale – proiezione futura prossimi 12 mesI: € 2.480.118

Con quasi tutta certezza passeremo quindi da una spesa annua complessiva energetica (Gas + Energia Elettrica) che era pari a € 687.379 a ben € 2.480.118, ovvero: + € 1.792.739 pari a + 360% (3,6 volte tanto)

In due anni il mondo che conoscevamo è completamente cambiato. Sono estremamente preoccupato per questi rincari.

Il sindaco di Montichiari Marco Togni.

Poco importa – continua Togni – se ci si mette a discutere tirando fuori questioni di speculazione, di opportunità da parte di qualcuno. Tanto noi non abbiamo il potere di cambiare le cose e a noi l’energia serve e se la vogliamo dobbiamo trovare un sistema per pagarla. Non bastavano due anni di Covid, di emergenza sanitaria…

Poi arriva l’opportunità del PNRR, ma nel frattempo nel 2021 cominciano gli aumenti dei prezzi del materiali da costruzione (a titolo di esempio per asfaltare 1 mq di strada si è passati da 10-12 euro a ben 22 euro, cioè con gli stessi soldi asfalteremo la metà delle strade).

Poi arriva la guerra in Ucraina e il problema dell’aumento dei costi dell’energia. Non oso pensare cosa potrà accadere se ora dovesse scoppiare pure un’altra guerra a Taiwan e le ripercussioni che vi saranno. Come in tanti ci hanno detto in questi tre anni: “Avete scelto proprio il periodo migliore per amministrare!”».

 

 

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