Il John Patitucci Trio al castello di Arco

ARCO - Questa sera, giovedi 11 agosto nella straordinaria cornice del prato della Lizza al castello di Arco il Garda Jazz Festival incontra uno dei suoi ospiti più attesi: il celebre bassista statunitense John Patitucci con il suo trio.

Nato a Brooklyn, origini calabresi, vincitore di due Grammy Awards, John Patitucci, vera e propria leggenda del jazz, presenta ad Arco assieme al suo Brazilian Trio l’ultimo album «Irmãos de Fé». Nell’ambito di un esclusivo tour italiano, Patitucci, che ha legato il suo nome a quello di jazzisti come Chick Corea, Wayne Shorter, Pat Metheny, Stan Gets, Herbie Hancock, è insieme a Yotam Silberstein, artista e chitarrista prodigio di Tel Aviv che a soli 21 anni si è esibito al rinomato Umbria Jazz Festival, e al percussionista brasiliano Rogério Boccato, a lungo membro dell’Orquestra Jazz do Estado de São Paulo. Un mix di armonie d’oltreoceano interpretate da tre star del jazz mondiale.

L’inizio è alle ore 21, l’ingresso costa 20 euro (15 il ridotto). In caso di maltempo, nel salone delle feste del Casinò municipale con inizio alle 21.30. Una parte dei biglietti è in vendita nel luogo del concerto a partire dalle ore 20. Informazioni e prenotazioni al numero 334 3940091.

Il castello delle meraviglie

La proposta fa parte de «Il castello delle meraviglie», rassegna è studiata per garantire un’offerta ampia e variegata di spettacoli in questo luogo magnificamente suggestivo, che si pone come alternativa netta ai non-luoghi che spesso ospitano eventi e manifestazioni. Ogni spettacolo al castello di Arco acquista una dimensione unica, che può costruirsi solo in quel luogo, specie all’imbrunire o nel buio della notte, con la miriade di luci che contornano il Garda e con le tonalità di scuro che si susseguono al calar della luce, schiarite dalle pietre bianche delle torri illuminate.

La scenografia degli eventi è data proprio dalla presenza delle maestose vestigia dell’antico borgo fortificato, dallo skyline disegnato dalle catene dei monti circostanti, dai rumori tessuti dal vento della notte attraverso i cipressi. Qualcosa di irripetibile altrove. Sono già stati ospiti del castello di Arco, oltre alla compagnia Cafelulé con lo spettacolo Mannequin, la compagnia inglese Gandini Juggling con lo spettacolo Smashed! e l’Orchestra Haydn diretta dal compositore inglese sir Karl Jenkins nel 2016, Marco Paolini accompagnato da Lorenzo Monguzzi, Cesare Picco e la sua band e di nuovo l’Orchestra Haydn nel 2017, L’Accademia Kataklò, Gomalan Brass Quintet e Nicola Piovani nel 2018. Il castello ospita ogni anno anche spettacoli teatrali, concerti di formazioni locali nazionali e internazionali e festival diversi, come il Garda Jazz.

Il territorio del Comune di Arco e dell’Alto Garda visto dal castello [Archivio Ufficio stampa PAT].

Il castello di Arco

Immortalato da Albrecht Dürer nel suo famoso acquerello «Fenedier Klausen» (1495, ora conservato al Museo del Louvre), il castello di Arco domina la pianura dell’Alto Garda. Nel paesaggio di questa conca solcata dalla Sarca e affacciata sul Garda settentrionale, le torri sulla rupe di Arco sono certo fra gli elementi del paesaggio più caratteristici e riconoscibili, visibili a chi proviene da qualsiasi direzione.

 

 

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