Le condotte fognarie sublacuali vanno dismesse
BRESCIA - Presentati in Broletto gli esiti delle ultime ispezioni sulla condotta sublacuale. La corrosione sta aumentando. Non è dato sapere quanto ancora potranno reggere.
Ieri, venerdì 19, nella sede della provincia di Brescia, su iniziativa del consigliere provinciale con delega al ciclo idrico, Marco Apostoli, sono stati presentati i risultati delle ultime ispezioni attuate sulle condotte sublacuali che corrono tra Toscolano e Torri del Benaco e che trasportano i liquami dell’alto Garda bresciano sulla riviera veronese, da dove confluiscono poi al depuratore di Peschiera.
Come noto, il contestato progetto del nuovo sistema di depurazione e collettamento del Garda bresciano, con depuratori a Gavardo e Montichiari, prevede la loro dismissione.
I tecnici di Acque Bresciane, ing. Sonia Bozza, responsabile dell’area esercizio, e Mauro Olivieri, direttore tecnico, hanno presentato ai sindaci i risultati dell’ultima ispezione sulla condotta, eseguita dal 30 gennaio al 27 marzo 2023.
I responsi sono così riassumibili: la corrosione delle due condutture sta aumentando, interessando profondità sempre maggiori.
Ricordiamo che la sublacuale Toscolano-Torri è formata da 2 condotte sublacuali parallele costruite nel 1984 e 1985 in acciaio DN 400 mm dello spessore di 13,5 mm. Hanno una lunghezza di circa 7,396 km e raggiungono una profondità massima di – 247 metri.
La vita utile delle condotte, certificata quando furono posate, 38 anni fa, è stabilità in 40 anni. Non è possibile sapere quanti anni potranno ancora durare. Inoltre sono sottodimensionate rispetto alle attuali esigenze.
Per queste ragioni i tecnici suggeriscono la loro dismissione.
I power point della presentazione sono scaricabili qui.
Qui sotto puoi invece rivedere la presentazione in Broletto (dal minuto 46.35).
I commenti sono chiusi.