Rapina in villa: Arancia Meccanica a Gargnano

GARGNANO – Minacciata con un pistola e presa a pugni in faccia. Un incubo di violenza e terrore per un’anziana di Zuino, vittima di una rapina in villa. Poi sventata.

Tutto è successo nella notte tra mercoledì 20 e giovedì 21 agosto. Erano le 2.30 quando un uomo armato di pistola, col volto coperto da un passamontagna, si è introdotto nell’abitazione di un’anziana residente a Zuino, la signora Elga, 81enne di origini tedesche ma da anni residente nella frazione collinare di Gargnano.

Siamo al civico 44 di via Zuino, tra l’omonima frazione e il borgo di Fornico. Probabilmente il rapinatore non sapeva che l’anziana non era sola in casa. Al piano terra si trovavano infatti la figlia Renata Centamore e il suo compagno Tomas Gini, che gestiscono un ristorante a Trento.

Sono stati loro, in questi giorni sul Garda in vacanza, a sentire le grida d’aiuto della donna e ad intervenire coraggiosamente, mettendo in fuga il rapinatore.

«Abbiamo sentito un rumore di passi – racconta la figlia dell’anziana aggredita – provenire dal piano di sopra. Non erano i passi della mamma. Poi ho sentito mia madre chiamare il mio nome. In un secondo siamo saliti di sopra. Mi sono trovata una pistola davanti e mi sono immobilizzata».

Ha invece trovato il coraggio di reagire il suo compagno: «Non so spiegare il mio comportamento – racconta Tomas Gini -, sono partito come una furia, ho atterrato l’uomo ed ho cercato di togliergli la pistola dalla mani. Non ci sono riuscito, ma l’ho messo in fuga». Dopo averle prese di santa ragione, il rapinatore ha implorato Tomas Gini: «Lasciami andare».

Dopo di che si è divincolato e si è dato alla fuga, lasciando dietro di sé una scia di terrore. Quello provato dall’anziana aggredita, ripetutamente colpita al volto con violenti pugni dall’uomo che le chiedeva, con accento straniero, di consegnargli il denaro che aveva in casa. La signora Elga ha riportato lividi sul viso ed è comprensibilmente scioccata. «Ma è una donna forte – dice la figlia – e si riprenderà».

Scattato l’allarme, sul posto sono giunti i Carabinieri della stazione di Gargnano e quelli della Compagnia di Salò. Si è poi appurato che il rapinatore si è dato alla fuga a bordo di un Renault Clio di colore bianco, risultata rubata il giorno prima a Cecina, frazione di Toscolano. Scappando a tutto gas il malvivente, dopo essere transitato davanti alla Trattoria Fornico, a poche centinaia di metri dall’abitazione presa di mira, ha perso il controllo dell’auto ed è andato a sbattere contro un muro, danneggiando irrimediabilmente una delle ruote anteriori. Ha quindi imboccato una strada sterrata, dove ha dovuto abbandonare l’auto per darsi alla fuga a piedi. Sulle sue tracce ci sono i Carabinieri di Gargnano e Salò.

La figlia della donna aggredita, Renata Centamore, e il suo compagno, Tomas Gini
La Renault Clio utilizzata dal rapinatore per la fuga.
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GardaPost