Campagna olivicola 2014: pessime notizie

LAGO DI GARDA – Mosca olearia, freddo, pioggia, grandine, lebbra dell’olivo. Si preannuncia disastrosa la campagna olivicola 2014 sul lago di Garda.

Le conseguenze di un’estate folle dal punto di vista meteorologico, che ha colpito duramente il settore turistico, presentano il conto anche al comparto agricolo dedito alla produzione del pregiato extravergine gardesano, un prodotto di nicchia, visto che commercialmente non raggiunge neppure l’1% della produzione nazionale, ma di altissima qualità, sempre più apprezzato a livello internazionale. «Calcoliamo un calo della produzione di almeno il 30% rispetto al 2013 – dice Andrea Bertazzi, presidente del Consorzio Olio Garda Dop – con punte del 50% per chi produce olio biologico».

Tanti, come detto, i fattori concomitanti che determineranno numeri pesantemente negativi nella produzione: «L’inverno mite e l’estate piovosa – spiega Bertazzi – hanno favorito gli attacchi della mosca, aiutata negli ultimi mesi da un clima umido e non troppo caldo. La stagione eccezionale dal punto di vista meteo ha influito anche sul ciclo della maturazione, anticipandone i tempi, visto che è mancato il caldo estivo che rallenta la vegetazione delle piante. Già dalla prossima settimana nella maggior parte dei frantoi cominceranno le operazioni di molitura delle olive. Allora potremo fare previsioni più precise».

Ma i presupposti sono piuttosto negativi in tutte le zone del lago. «Da noi – dicono alla Cooperativa possidenti uliveti di Limone – ipotizziamo un calo della produzione tra il 50 e il 60 per cento rispetto allo scorso anno. Nel 2013 sono stati moliti 3mila quintali di olive. Quest’anno speriamo di arrivare a 1.500».

Sull’Alto Garda le piante sono state colpite anche dalla lebbra dell’olivo: «Una malattia provocata dalle piogge persistenti, che non si vedeva da anni. Poi, come non bastasse, c’è stata la mosca che, soprattutto nella fascia a lago, è venuta a pranzare su olive già malmesse». Anche sull’Alto Garda la stagione della molitura sarà anticipata rispetto al passato: la prossima settimana i frantoi entreranno in azione.

«Si anticipano i tempi – dicono all’ufficio agricoltura della Comunità Montana – per tentare di salvare il salvabile, anche perché la minaccia della mosca non è ancora scongiurata: si prevede infatti l’attacco della terza generazione». Quest’anno c’è anche chi non inizierà nemmeno la raccolta. Non ne vale la pena, visti i pochi frutti, per di più malati, rimasti sulle piante. Stagione da dimenticare, dunque, anche se per un primo bilancio preciso, fondato su dati reali, bisognerà attendere ancora qualche settimana.

Si apre la prossima settimana, dopo il 23 ottobre, la campagna di raccolta delle olive sul Garda.
Share
Published by
GardaPost