Terremoto sul Garda? No, due caccia!

LAGO DI GARDA – Il boato è stato percepito  verso le 15.35 di mercoledì 28 gennaio in tutto i nord Italia. Si pensava ad un terremoto. Invece sono stati due caccia che hanno superato la barriera del suono.

Un boato sordo, inquietante. I vetri delle finestre che tremano, Gli animali domestici che scappano impauriti. In molti hanno pensato ad un terremoto. Soltanto in un secondo momento, si è intuita la realtà della situazione.

Si è trattato di due caccia che hanno superato il muro del suono (leggi di cosa si tratta), provocando i due forti boati avvertiti in tutto il nord Italia.

Secondo le ultime notizie i due aerei militari sono decollati da Grosseto, per intercettare un velivolo entrato nello spazio aereo italiano senza attivare il segnale di identificazione.

È così scattato immediatamente lo “scramble“, il decollo dei caccia intercettori per identificare l’aereo sconosciuto (leggi qui per approfondire).

Alla fine è risultato essere un aereo turco diretto in Svizzera, che non era riuscito a mettersi in contatto con gli enti del controllo del traffico italiano per motivi tecnici, ha poi provveduto a fornire il segnale identificativo.

Ha fatto sapere l’Aeronautica tramite un comunicato: “Due caccia Eurofighter del 4° Stormo dell’Aeronautica Militare si sono alzati in volo per intercettare un velivolo Embraer, decollato dall’aeroporto di Bodrum in Turchia e diretto a Ginevra in Svizzera che non riusciva a mettersi in contatto con gli enti del controllo del traffico aereo italiano per motivi tecnici. I velivoli intercettori del 4° Stormo di Grosseto, in servizio di allarme sul territorio nazionale, hanno raggiunto e identificato il velivolo e, dopo aver accertato l’assenza di una minaccia, sono rientrati alla base”.

Leggi la notizia riportata sul sito dell’Aeronautica Militare.

“Eurofighter rientrati in base. Missione compiuta” scrive l’Aeronautica Militare sulla sua pagina Facebook pubblicando questa foto.
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GardaPost