Un lago da… bere

LAGO DI GARDA – Acqua per fare turismo, per navigare, per irrigare le campagne e, sempre di più, anche acqua da bere. Sono 400mila le persone che ogni giorno bevono l’acqua del lago. E aumenteranno.

Il Garda è la più importante riserva d’acqua dolce d’Italia: ne contiene 49 miliardi di metri cubi, che rappresentano il 40% dell’intero patrimonio nazionale di acqua dolce.

È un immenso tesoro che, in considerazione del fatto che la risorsa idrica nazionale ed internazionale è sempre più scarsa e inquinata, fa gola a molti. Anche per la sua ottima qualità, dovuta al sistema di depurazione, ma anche all’assenza di industrie lungo l’asta del Sarca, il principale affluente, e attorno al bacino stesso. Già oggi gli acquedotti portano l’acqua del lago in migliaia di case, nel bresciano così come nel veronese. Circa 400mila persone la utilizzano ogni giorno per usi domestici.

Ma è un numero destinato ad aumentare. Garda Uno ha da tempo previsto il potenziamento della presa a lago dell’acquedotto di Moniga per poter soddisfare il fabbisogno idropotabile della città di Brescia e di 10 comuni limitrofi, con allacciamento alla tubazione, già posata da A2A, che da Brescia raggiunge il territorio di Lonato.

È inoltre prevista la possibilità di approvvigionare con le acque del Garda altri 35 comuni, compresi tra Carpenedolo, Fiesse, Quinzano d’Oglio e Capriano del Colle, per una popolazione futura prevista, al 2030, di 280mila abitanti.

Anche la Regione Veneto ha già prodotto studi per attingere dal lago acqua da far sgorgare dai rubinetti di aree che hanno scarse risorse idriche, come la Provincia di Rovigo e il Polesine.

Tutto questo, unitamente al tema della depurazione e del progetto del nuovo impianto di Visano funzionale alla dismissione della condotta fognaria sublacuale, impone una rinnovata attenzione alla tutela del patrimonio idrico. Se ne parlerà nel corso di due incontri sul tema «Acque del lago: quale futuro? I rischi dei prelievi e dell’inquinamento», promossi dall’associazione salodiana Dialogamente e dal circolo del Pd di Moniga.

Avranno luogo giovedì 5 febbraio alle 20.30 nel municipio di Moniga e mercoledì 11 alle 20.45 in municipio a Salò.

Relazioneranno Gianluigi Fondra, assessore all’ambiente del Comune di Brescia, e Pierlucio Ceresa, segretario generale della Comunità del Garda, moderati dal consigliere comunale salodiano Stefano Zane.

«La pressione antropica, l’inquinamento, i cambiamenti climatici, l’impoverimento della riserva e il progredire degli emungimenti – spiegano gli organizzatori – sono questioni che preoccupano e richiedono scelte meditate e condivise con la cittadinanza. I due incontri sono stati organizzati proprio per informare sulle condizioni del bacino, sulle criticità in materia di livelli, depurazione e approvvigionamento idropotabile di Brescia e dei comuni dell’hinterland».

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GardaPost