Totonomie per la Comunità del Garda

LAGO DI GARDA – Lunedì 26, a Gardone Riviera, è convocata l’Assemblea generale della Comunità del Garda per nominare presidente e direttivo. Impazza il totonomine.

I vertici dell’ente vanno rinnovati in seguito alle recenti dimissioni del presidente Giorgio Passionelli (leggi qui la notizia), cui erano seguite quelle dei nove membri del direttivo (leggi qui).

Il toto-nomine è caldo da tempo. I sindaci bresciani sostengono la candidatura, proposta dal sindaco di Salò Giampiero Cipani, di Mariastella Gelmini, gardesana, ex ministro, attuale coordinatrice di Forza Italia in Lombardia. Che però non avrebbe ancora sciolto le riserve sulla sua disponibilità.

Per Cipani «è fondamentale che la Comunità sia presieduta da una figura politica di alto profilo, in grado di rilanciare questo ente che rappresenta una grande risorsa per il Garda. La Gelmini ha la caratura necessaria».

I sindaci veronesi però, coordinati dal primo cittadino di Costermano Stefano Passarini, sembrano freddini sul nome delle Gelmini: “Negli incontri avuti finora – ha dichiarato Passarini – abbiamo ribadito che il nome dovrà essere quello di un sindaco”.

Infatti il nome proposto dagli scaligeri per la presidenza è quello del sindaco di Garda Antonio Pasotti, già in passato componente del direttivo della Comunità “Il nome di Pasotti – si legge su L’Arena di oggi – è uscito durante l’incontro che si è tenuto in municipio a Costermano, cui hanno partecipato quasi tutti i sindaci o rappresentanti dei venti Comuni che aderiscono ad Ags (Azienda gardesana servizi, società che gestisce il servizio idrico integrato dell’area Garda-Baldo) e non solo dei dieci che fanno parte della Comunità (Malcesine, Brenzone, Torri, Garda, Bardolino, Costermano, San Zeno di Montagna, Pastrengo, Cavaion e Affi)”.

Dopo il rinnovo del direttivo andrà nominato anche un nuovo comitato di gestione dell’Associazione temporanea di scopo (Ats) costituita per essere il braccio operativo della Comunità nell’azione volta ad ottenere finanziamenti ministeriali per il nuovo progetto di depurazione del Garda (si parla di 220 milioni di euro).

La neonata Ats (costituita l’11 settembre: leggi qui la notizia e l’atto di costituzione) è rimasta presto senza guida, visto che, assieme alle dimissioni di Passionelli, erano arrivate anche quelle di Aventino Frau, padre fondatore della Comunità, dall’’incarico di presidente del comitato di gestione.

Probabile che se il presidente della Comunità sarà bresciano, quello di Ats dovrà essere veronese, e viceversa.

Ricordiamo che il presidente è eletto dall’Assemblea generale a maggioranza assoluta dei componenti (i sindaci dei Comuni associati o loro delegati). Il Consiglio direttivo è composto «dal presidente, un rappresentante nominato da ciascuna Provincia e Camera di Commercio aderente e da nove membri eletti dall’Assemblea con voto limitato a cinque, scelti tra i sindaci dei Comuni aderenti alla Comunità, garantendo la rappresentanza delle varie aree territoriali e la maggioranza dei comuni costieri», come recita lo statuto della Comunità del Garda (scaricalo qui, sul sito ufficiale dell’ente).

Villa Mirabella a Gardone Riviera, edificio di proprietà del Vittoriale, sede della Comunità del Garda.

 

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GardaPost