Porta a porta, lunedì si comincia

SALÒ – Farà il suo esordio lunedì 1° febbraio il sistema di raccolta porta a porta dei rifiuti. Una rivoluzione molto attesa, tra dubbi, perplessità e incognite.

Probabilmente le preoccupazioni che assillano molti salodiani svaniranno dopo qualche giorno di rodaggio, come del resto è accaduto in tutte le località dove il porta a porta è già stato introdotto.

In ogni caso, non si può dire che i salodiani non siano stati edotti. Nelle ultime settimane hanno avuto luogo 12 incontri informativi, cui hanno partecipato 5.400 persone (più di un residente su due). Concluse anche le operazioni di distruzione dei bidoncini per le diverse frazioni di rifiuto. Chi ancora non li avesse ritirati (perché era in vacanza, perché se ne è dimenticato, perché è un nuovo residente…) può rivolgersi, a partire da martedì 2 febbraio, all’ufficio Lavori pubblici, in municipio.

Sul sito internet municipale, a questo link, si trovano inoltre tutte le informazioni necessarie per affrontare senza troppi disagi il mutamento di abitudini cui sono chiamati i salodiani.

C’è la lettera del sindaco in cui si spiegano le ragioni del passaggio al porta a porta, c’è la guida al nuovo servizio, le zone in cui è stata suddivisa la città, l’ecocalendario 2016, un piccolo manuale della raccolta porta a porta, la guida al compostaggio domestico, il modulo di richiesta del servizio pannolini-pannoloni e altre info utili (anche in diverse lingue straniere).

Le stesse informazioni dettagliate sono riportate anche nell’ordinanza firmata martedì scorso dal sindaco Giampiero Cipani (la puoi scaricare qui), che vieta a tutte le utenze «l’abbandono indiscriminato sul suolo pubblico di rifiuti differenziati e non differenziati ed il conferimento degli stessi con modalità e orari difformi a quelli previsti». Per i trasgressori multe di 100 euro, 300 se recidivi.

L’ecocalendario per le utenze domestiche di Salò.

Perché passare al porta a porta?

Il “porta a porta” è oggi una scelta necessaria, oltre che responsabile. Le numerose criticità del sistema attualmente in uso a Salò si trascinano irrisolte da anni e impongono un’inversione di rotta.

Con l’eliminazione dei cassonetti, Garda Uno ha notato da parte dei cittadini residenti nei Comuni che già hanno affrontato questo passaggio una partecipazione alle problematiche ambientali più attiva, nonché una condivisione più consapevole degli obiettivi ambientali che la normativa e soprattutto il buon senso ci richiede. Nei Comuni dove è stato introdotto il porta a porta, si raggiunge mediamente una percentuale di rifiuto differenziato del 70%, mentre i rifiuti indifferenziati avviati a smaltimento risultano ridotti mediamente di oltre il 50%.

Si tratta, dicevamo, di un passaggio obbligato. Innanzi tutto perché il porta a porta appare l’unico sistema in grado di garantire una percentuale di rifiuto differenziato superiore al 65%, così come prescrive la legge (attualmente a Salò la porzione di rifiuti differenziati si assesta al 30,7%). Ma anche perché è il sistema che l’ente gestore, Garda Uno, ha ormai introdotto nella quasi totalità dei comuni gardesani.

Esortano al cambiamento le attuali disposizioni della Comunità europea (Direttiva comunitaria 98/2008), lanormativa nazionale (D.Lgs 152/2006), quella regionale (Piano regionale gestione rifiuti) e il Piano Provinciale Rifiuti. Tutte le normative dicono sostanzialmente la medesima cosa: bisogna ridurre la quantità di rifiuti prodotti e la quantità di rifiuti da avviare a smaltimento.

Nello specifico, la normativa regionale recita: «…si ritiene che, per quanto riguarda la necessità di nuovi sistemi di raccolta rifiuti, in Lombardia si debba perseguire una progressiva riconversione dai sistemi a cassonetti stradali al sistema “porta a porta”».

Come funziona il porta a porta?

Si tratta di un servizio di raccolta differenziata dei rifiuti che prevede la rimozione dal territorio di tutti i cassonetti e l’attivazione di servizi domiciliari; questo sistema garantirà nel tempo una quota di rifiuti recuperabili superiore al 65% con conseguente contenimento dei costi, ed avrà il valore aggiunto di portare beneficio all’ambiente.

Attualmente a Salò si raccolgono (dato 2014) 4.850 tonnellate annue di rifiuti. Si tratta di 712 Kg di rifiuti pro capite, a fronte di una media nazionale di 530 kg per abitante (va precisato che non si tratta di un dato negativo, considerando che Salò è un comune turistico).

La raccolta differenziata si assesta al 30,7%. Con introduzione del porta a porta la proiezione di Garda prevede, già nel 2016, il raggiungimento del 62,1% di differenziata, per poi attestarsi nei limiti prescritti dalla legge.

La raccolta differenziata viene effettuata su cinque frazioni di rifiutiL’organico, la frazione umida, viene raccolta con un bidoncino da 25 litri di colore marrone (ne verranno consegnati due: uno da esposizione, quello più grande, e uno più piccolo da posizionare, per esempio, sotto il lavello della cucina); la carta dovrà essere esposta sfusa, impacchettata o collocata un borse di carta o cartoni; il vetro e le lattine vanno collocati in un bidoncino blu da 25 litri; la plastica va posta in un sacco trasparente da 110 litri; infine, per il secco indifferenziato è possibile utilizzate qualsiasi sacchetto della spazzatura.

Per le aziende, ovviamente, sono previsti servizi specifici: un calendario di raccolta più articolato e contenitori più grandi.

Le tre diverse zone in cui è stata divisa la città.
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GardaPost