La caccia al tesoro sull’isola

ISOLA DEL GARDA Dove si nascondono i tesori? Su un’isola ovviamente. Lunedì 25 aprile, allora, tutti all’Isola del Garda per la “Caccia al tesoro botanico” di Grandi Giardini Italiani. 

Sarà una bella giornata ludico-didattica per le famiglie promossa dal network che riunisce 120 giardini visitabili in 11 regioni italiane con l’aggiunta di Città del Vaticano.

Cresciuta moltissimo in questi anni, la manifestazione coinvolge un numero sempre maggiore di giardini e appassiona sempre più famiglie, proponendo una giornata di primavera all’aria aperta alla scoperta della natura.

Appuntamento alle ore 11.00 al porto di Portese direzione Giardino di Isola del Garda per una divertente Caccia al tesoro alla scoperta delle piante presenti sull’Isola. Possibilità di fare un pic nic sull’Isola per chi porterà la colazione al sacco.

Dettagli:

Isola del Garda – San Felice del Benaco – lunedì 25 aprile 2016 dalle 11 alle 15.30
Prezzo:  Adulti: € 19,00, Bambini (5-12 anni): € 12,00
Il prezzo include la trasferta in barca, la visita guidata e le attività.  Partenza dal porto di Portese alle ore 11.00
Prenotazione richiesta: www.grandigiardini.it

L’Isola del Garda è un luogo di rara bellezza, scoglio pittoresco che accolse popoli antichi. Fu poi la dimora di S.Francesco, S.Antonio da Padova, S.Bernardino da Siena e, probabilmente, Dante Alighieri. Affacciato a sud si erge l’elegante palazzo dei primi del Novecento in stile neogotico-veneziano. Ai suoi piedi terrazze e giardini all’italiana digradano fino al lago.

Già abitata in epoca romana, l’isola venne adibita a riserva di caccia fino all’anno 879. Divenne poi dominio di Carlomanno che, in seguito, la donò ai monaci. Nel 1221 S. Francesco d’Assisi edificò sugli scogli un semplice romitorio. Qui il francescano Francesco Licheto teneva pubbliche lezioni di filosofia e teologia: alla sua morte cominciò la decadenza dell’eremo e nel 1803 l’ordine religioso fu soppresso.

L’isola divenne proprietà dello Stato, poi passò di mano in mano; nel 1860 fu adibita ad aavmposto militare, e a fine secolo divenne proprietà del duca De Ferrari di Genova, che affidò la costruzione della splendida villa all’architetto Luigi Rovelli. la figlia del duca, Anna Maria, moglie del principe Scipione Borghese, arricchì il giardino con fiori ed essenze esotiche e, dopo di lei, sua figlia Livia, sposa del conte Alessandro Cavazza, ebbe cura di quel paradiso per oltre 50 anni.

Ereditata dal figlio Camillo, l’isola è attualmente affidata alle cure della moglie di questi, Charlotte Chetwynd Talbot, e dei sette figli: Sigmar, Livia, Eric, Ilona, Alberta, Christian e Lars Patrick.

Oltre alla straordinaria villa, ricca di particolari architettonici sorprendenti, l’Isola del Garda deve il suo incomparabile fascino ai magnifici giardini all’italiana e alla vegetazione rigogliosa e intatta, ricca di piante locali, esotiche, essenze rare e fiori unici.

Foto sopra: Isola del Garda – Ph. Dario Pironi – Archivio Isola del Garda.

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GardaPost