Alternanza scuola-lavoro, cos’è e come funziona

SALO’ – La redazione di Battistinews ci spiega il programma di alternanza scuola-lavoro, che riguarda direttamente l’istituto salodiano, per fare chiarezza sulla normativa. Ecco il primo di tre articoli a cura di Tommaso Signorini.

Scuola e mondo del lavoro saranno sempre più vicini, con la legge 107/2015 approvata lo scorso luglio in Parlamento, più comunemente conosciuta come “La Buona Scuola”, le imprese e la scuole italiane sono state messe in più stretta relazione.

Come si concretizza questo? La riforma prevede un monte minimo di 400 ore (200 per i licei) di alternanza scuola-lavoro, da totalizzare nel corso dell’intero triennio delle superiori, svolgendo attività lavorativa presso enti e imprese affiliati con la scuola. Un monte ore elevato, se pensiamo che sono per tutti gli studenti, senza esclusione alcuna. Mentre sino ad ora solo l’8% di loro ha vissuto questo genere di esperienza.

Quella dell’alternanza, come afferma il ministro dell’istruzione Stefania Giannini: “è un’innovazione fondamentale per la crescita dei giovani e la loro integrazione nell’ambito lavorativo”.

A partire dal 2016 oltre 500.000 studenti italiani sono direttamente coinvolti. Lo studente è infatti chiamato a svolgere un esperienza lavorativa che mira ad unire conoscenze e competenze, il sapere e il saper fare, applicando la teoria alla pratica, entrando direttamente in contatto con il mondo del lavoro.

I progetti di alternanza prevedono la presenza delle figure di tutor, soggetti esperti che rendono possibile questo percorso di apprendimento. * Il tutor aziendale è un dipendente o collaboratore dell’azienda ospitante.E’ colui al quale lo studente farà riferimento all’interno dell’azienda. Il tutor non solo deve possedere un’ampia esperienza lavorativa, ma anche buone capacità di relazione e comunicazione.

Il docente referente, uno per classe, è colui che inizialmente fa da tramite tra le aziende e il singoli studenti, al fine di facilitare la procedura burocratica e rendere il procedimento più scorrevole. * Il tutor scolastico invece, è il docente dell’Istituto scolastico che viene designato al fine di gestire e coordinare le varie attività di alternanza all’interno dell’istituto, collabora con i vari docenti referenti e con le imprese.

I percorsi in alternanza sono attuati nel rispetto di quanto previsto dalla legge in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Con il decreto legislativo 81 del 2008, gli studenti in alternanza, così come i lavoratori dipendenti, devono essere formati in materia di salute e sicurezza. E’ quindi necessario per la scuola e per l’azienda adempiere alla normativa mediante lo svolgimento di corsi specifici.

Per la buona riuscita del percorso formativo è indispensabile il dialogo fra lo studente in alternanza ed il tutor aziendale, oltre, naturalmente, alle buone relazioni con gli insegnanti, in particolare col tutor scolastico.

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GardaPost