Territorio

Gardesana ancora in tilt, utenti imbufaliti

ALTO GARDA – Ennesimo weekend nero per la viabilità sulla Gardesana Occidentale. Semafori delle gallerie in tilt, code chilometriche, impatto devastante sul turismo. L’Anas dov’è?

Dopo l’approvazione della convezione per la progettazione della nuova galleria che dovrà soppiantare i tre tunnel tra Gargnano e il bivio per Tignale (leggi qui la notizia), la Gardesana Occidentale, nel tratto a nord di Gargnano, ha vissuto l’ennesimo weekend di passione.

È evidente che nell’attesa della variante, non è possibile continuare così. In tanti si sono lamentati. La gente del posto è esasperata, al limite della sopportazione. I turisti sono inorriditi da un sistema viabilistico da terzo mondo.

È possibile pazientare ancora fino alla realizzazione della nuova galleria? Pare proprio di no. E poi: quanto tempo ci vorrà: 5 anni? 10? I soliti tempi biblici della burocrazia italiana?

Ci scrive un’utente della Gardesana: «Il vero scandalo è il semaforo di Tignale, che domenica era acceso e ha creato un ingorgo allucinante: 50 minuti (la maggior parte dei quali nella Galleria di Campione) per percorrere tre chilometri scarsi… Ed è rimasto acceso quantomeno fino alle 22.30, senza una ragione, continuando dunque a creare traffico, anche se ridotto, fino a tarda sera.

Gente esasperata, bambini piccoli chiusi nelle macchine torride, vigili assenti, un semaforo che non ha alcun senso… se non, forse, agevolare assurdi autobus doppi a cui dovrebbe essere vietato l’accesso.

Un impatto sul turismo devastante. Se non avessi la casa a Tignale, credo che dopo una esperienza simile non avrei voglia di tornarci. E così molti nostri amici che domenica hanno vissuto lo stesso caos. E, tra l’altro, temo che le prossime domeniche saranno tutte così».

Traffico paralizzato all’altezza del bivio per Tignale.

Peschiamo un commento tra i tanti postati su Facebook: «Veramente uno schifo. Coda chilometrica in condizioni disumane: caldo, inquinamento, lunghe soste sotto le gallerie con aria irrespirabile. Alla fine il semaforo, che poi tanto intelligente non si è rivelato essere, funziona a senso unico alternato causando code pazzesche in un senso di marcia e modesta attesa nel senso contrario. Turisti insorgete, forse a voi daranno più retta!».

C’è anche chi propone una consulenza gratuita per risolvere il problema (Anas, ne siamo convinti, dirà che non ce n’è bisogno, che è tutto a posto, che i semaforo e i sensori di rilevamento delle sagome dei grossi mezzi funzionano benissimo!). È il caso di un lettore che ci scrive: «Segnalo che domenica 10 luglio alle 19 percorrevo la SS45 bis da Riva a Gargnano. Arrivati nella galleria di Campione ci siamo fermati per una coda in direzione Gargnano riuscendo ad arrivare a Gargnano dopo circa 1 ora e 15 minuti!

Il motivo era legato al semaforo all’ingresso della galleria e dentro la galleria che inizia nei pressi del ristorante la Terrazzina, che passava ad intervalli regolari di alcuni minuti dal giallo lampeggiante al rosso.

Nell’altra direzione, sopraggiungevano solo 3-4 auto con analoga intermittenza. All’uscita dell’ultima galleria a Gargnano non vi era coda (3-4 macchine in attesa del semaforo lampeggiante) in direzione Riva.

Se ho capito bene, il funzionamento del semaforo dovrebbe essere legato all’avvicinarsi di mezzi alti (tipo camper o autobus) che però non erano assolutamente presenti e quindi trattasi di evidente anomalia, come già più volte segnalato anche sulle vostre pagine.

Sono sicuro che una soluzione tecnica esista, se la si vuole cercare… e che possa non essere costosa, in quanto riguarda della strumentazione o un sistema di controllo che evidentemente ha delle anomalie visto che non funziona sempre così. Sono un tecnico, offro la mia consulenza gratuita!»

A questo punto ci chiediamo (e chiediamo alle istituzioni): possibile che nessuno intervenga? Anas dov’è? Qualche funzionario del Dipartimento milanese si è mai degnato di venire sul lago di persona, una domenica d’estate, per vedere come stanno le cose? Ai sindaci le cose vanno bene così (finora l’unica voce di protesta è stata quella del sindaco di Tignale)? In Provincia come la pensano? E in Regione Lombardia? Qualcuno si degna di rispondere?

 

Share
Published by
Simone Bottura